Nuoro diventa la capitale del fumetto: tutto pronto per ‘Cada contu’ (atto 2°)

Conto alla rovescia per ‘Cada contu’, il festival del fumetto che si apre venerdì 6 dicembre alle 17, nei locali del Museo del costume a Nuoro. L’evento è una produzione dell’Isre, l’Istituto superiore etnografico della Sardegna. Direzione artistica affidata a Manuelle Mureddu, fumettista e illustratore barbaricino. Partner dell’iniziativa l’associazione Betistòria. “Il festival nasce con l’intento di raccontare, diffondere e promuovere il valore culturale e l’importanza storica del fumetto nell’Isola – è scritto in una nota diffusa dall’Isre -: nello specifico, è una fotografia del presente della produzione sarda”.

Tavola di Guido Masala

‘Cada contu’ è iniziato ad aprile 2019 con una residenza artistica: uno sceneggiatore (Andrea Pau) e tre disegnatori (Guido Masala, Emilio Pilliu e Jonathan Fara) hanno vissuto a Nùoro per una settimana, scoprendo la storia e le storie della città, i suoi luoghi, la sua arte e la sua cultura. Il frutto del loro lavoro è condensato in un albo a fumetti di quattro storie, prodotto ed edito dall’Isre, che sarà presentato durante l’inaugurazione del 6 dicembre. “La residenza artistica è stata occasione per Cada Contu – evento che ambisce a diventare annuale – di produrre, promuovere e mostrare fumetti, trasformando Nùoro in un grande tavolo da disegno su cui prendere appunti e disegnare nuove racconti”.

La mostra è invece l’evento che apre al coinvolgimento dei cittadini: sarà ospitata nelle sale temporanee fino al 29 febbraio 2020 e darà spazio a una quarantina di professionisti, fra autori, sceneggiatori e disegnatori, per un totale di circa 150 tavole. Sono la voce e il segno del fumetto sardo del nostro tempo, nella sua multiformità stilistica. Tutti i lavori esposti comporranno il catalogo della mostra, che sarà arricchito dalla presenza di saggi sulla storia e sulle modalità di produzione del fumetto in Sardegna.

Cada Contu avrà, infine, una componente didattica, divisa in due categorie: da una parte masterclass destinate a professionisti del settore, sia di sceneggiatura che di disegno, tenute rispettivamente da Pasquale Ruju e Silvio Camboni; dall’altra laboratori per appassionati e curiosi, scolaresche, disegnatori e scrittori non professionisti. Alcuni degli eventi verranno realizzati in collaborazione con la Sardegna Film Commission.

Tavola di Manuelle Mureddu

Marcello Mele, direttore del servizio amministrativo affari generali Isre, spiega la filosofia dell’iniziativa: “Il progetto rientra tra le finalità dell’ente, che ha per statuto il compito di promuovere il progresso culturale della Sardegna. In questa chiave l’Isre si è impegnato oggi, e si impegnerà in futuro, a divulgare e valorizzare questa disciplina. Cada Contu è una novità nel panorama della produzione Isre e svela la complessità dell’istituto, che non solo è gestore di tre musei, di una biblioteca, di preziosissimi fondi, ma è anche produttore di cultura con un occhio attento alla contemporaneità. Con il Festival del fumetto chiudiamo in bellezza un 2019 ricco di avvenimenti”.

“Cada Contu è il primo passo verso una piena presa di consapevolezza della scuola fumettistica sarda”, racconta Mureddu, “nonché un momento di confronto e crescita per tutti i professionisti del settore. Con l’Isre stiamo costruendo qualcosa di importante. Quando ho immaginato questo progetto ho pensato subito all’Etnografico, che da sempre porta avanti le sue attività attraverso due canali: quello della promozione e quello della produzione. Così Cada Contu sarà al contempo un festival di promozione e di produzione, nel solco di questa filosofia. In mostra vedremo grandi artisti affiancati da nuovi, grandissimi autori; parallelamente, distribuiremo un albo, composto da quattro storie, quattro tipologie grafiche diverse, quattro differenti tratti stilistici, significativi del mondi universale del fumetto, e realizzeremo laboratori e masterclass, per rendere il tutto vivo e coinvolgente. Cada Contu sarà una fotografia del presente come mai è stata fatta in Sardegna, per vedere chi siamo e chi saremo, nei prossimi vent’anni”.

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