“Per me suonare a Cagliari è una doppia emozione”. Anna Tifu, la talentuosa violinista, tra i solisti di spicco del panorama internazionale, ringrazia con queste parole il pubblico del Teatro Lirico che la accoglie con interminabili applausi, ovazioni e ripetuti “brava”. Entusiasmo alle stelle ieri sera per il secondo appuntamento con ‘Autunno in Musica’ e successo annunciato. In sala 200 persone, il massimo consentito, per via delle norme anti Covid, mascherine per tutta la durata del concerto e sul palco protezioni in plexiglass per fiati e ottoni. Ma l’atmosfera è quella di una grande serata di musica e con l’orchestra in frac, come non si vedeva da mesi, ad accompagnare un’artista d’ eccezione.
Anna Tifu si destreggia con disinvoltura nei virtuosismi del ‘primo concerto per violino e orchestra’ di Šostakovič, opera scritta per il famoso violinista sovietico David Ojstrach che lo esegue, per la prima volta, nel 1955. Acclamatissima dalla platea, la violinista cagliaritana, italo – rumena, ha concesso un bis, ‘Le Furies’ dalla seconda Sonata di Eugene Ysaye. “Non ho dormito stanotte – confessa in un colloquio con Ansa a fine concerto – sono salita su tanti palchi, ma esibirmi nella mia città è un’emozione particolare. Avevo la sensazione che ci fosse la sala piena, tanto era il calore del pubblico che ha seguito il concerto con un tale silenzio e una tale concentrazione, da aver creato un’atmosfera magica”.
Ad aprire la serata sono state le note intense e raffinate di un capolavoro come la Sinfonia ‘Dal nuovo mondo’ di Dvořák, con il susseguirsi di armonie e ritmi che rimandano ai paesaggi americani. Ottima prova dell’orchestra e delle prime parti, impegnate in un programma che ne valorizza le potenzialità. A guidarla il polacco Gabriel Chmura, direttore artistico dell’Opera di Poznan. Direttore maturo ed esperto, ha dato una lettura della partitura di Dvořák ricca di contrasti, valorizzando i colori e le sfumature in essa contenute, donando al pubblico un momento di vera bellezza e magia. Stasera alle 19 si replica.