Musica, performance e beneficenza a Cagliari per ricostruire l’ospedale di Gaza

Artisti, medici, giornalisti e operatori culturali uniscono le loro voci e i loro strumenti per un evento speciale di solidarietà dedicato alla ricostruzione dell’ospedale Al Awda “Awda Health & Community Association” di Gaza. “Con l’arte e la musica – spiegano gli organizzatori – vogliamo raccontare le storie di chi oggi soffre e resiste con straordinaria forza e dignità, in un contesto in cui i minimi valori civili e umanitari sembrano perduti e la verità fatica a emergere”.

Attraverso le varie performance, gli artisti provenienti da generi musicali diversi – dalla classica al jazz, dal rock alla world music – daranno voce a una comunità che troppo spesso viene ridotta a dei numeri senza volto, senza storia. Il ricavato della serata sarà interamente devoluto alla ricostruzione dell’ospedale, un presidio sanitario fondamentale per garantire cure e assistenza alla popolazione civile di Gaza.

L’evento, organizzato in collaborazione con l’associazione Sardegna Palestina, il Teatro Massimo di Cagliari, EJA TV, Scenotecnica e con la direzione artistica di Francesca Corrias e Michele Palmas, sarà quindi un momento di condivisione, di arte e di impegno civile.

Ciò che sta avvenendo a Gaza è stato ormai definito un genocidio da importanti istituzioni internazionali come Amnesty International e Human Rights Watch, nonché dalla Corte Internazionale di Giustizia, che ha riconosciuto il rischio concreto di sterminio della popolazione palestinese. Inoltre, decine di ricercatori e accademici israeliani hanno denunciato pubblicamente la natura genocidaria delle azioni in corso, portando avanti analisi dettagliate basate su prove documentate e testimonianze dirette. Tuttavia, questa realtà continua a perdersi nelle analisi annacquate del mainstream internazionale. Ogni piccolo gesto può fare la differenza.

Sul palco: Roundella, Elena Ledda, Mauro Palmas, Stefano D’Anna Quartet, Stefania Secci Rosa, Rossella Faa Trio, Peter Waters, Sa Ratapignata, Giacomo Serreli, Elio Arthemalle

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