Mont’e Prama e l’archeologia nell’Isola, se ne parla al Macc di Calasetta

I Giganti di Mont’e Prama, ovvero sullo stato dell’arte dell’archeologia in Sardegna. Sabato 6 giugno, alle 19:30 al Museo di Arte Contemporanea di Calasetta (MACC), incontro – dibattito con Franco Laner – docente di tecnologia dell’architettura allo IUAV di Venezia – autore dei saggi “Accabadora” e “Sa Ena”. Introduce Paolo Littarru dell’Associazione “Agorà Nuragica”. In occasione dell’incontro sarà inaugurata l’esposizione della mostra itinerante dal titolo “Astronomia nella Sardegna Preistorica”.

Agorà Nuragica prende il nome dall’omonima associazione culturale che negli anni si è battuta e ha lavorato per diffondere le scoperte scientifiche e portarle a conoscenza dell’opinione pubblica attraverso una notevole mole di lavoro che ha contribuito a creare numerosi convegni culturali internazionali e una notevole visibilità mediatica.

L’archeoastronomia è la scienza che studia le relazioni tra le caratteristiche dei monumenti archeologici e gli eventi astronomici con cui tali costruzioni possono essere messe in relazione. Si tratta, perciò, di una disciplina scientifica che incorpora l’archeologia e la storia dell’astronomia, unendo e ampliando il fascino di entrambe.

L’archeoastronomia costituisce materia di studio universitario in diverse università europee e, da qualche anno, anche al Politecnico di Milano. Il progetto “Agorà Nuragica 2014” ha l’obiettivo di valorizzarne le scoperte applicandole al settore turistico, costruendo così un nuovo pacchetto per l’offerta turistica destagionale, con un potenziale attrattivo destinato a crescere di anno in anno.

Tra i molteplici aspetti su cui l’archeoastronomia indaga vi è lo studio dell’orientamento delle antiche costruzioni, siano esse di carattere funerario, sacro o profano, cercando di capire se l’orientamento possa essere figlio di motivazioni astronomiche. Un esempio pratico, di fama mondiale, può essere il sito britannico di Stonehenge, dichiarato patrimonio mondiale per l’umanità dall’UNESCO.

Numerosi studi degli ultimi 20 anni, pubblicati sulle principali riviste scientifiche internazionali, hanno dimostrato inequivocabilmente come anche i nuraghi siano stati costruiti seguendo dei precisi parametri astronomici.

Analizzando l’insieme dei siti archeologici sardi, infatti, si può affermare con certezza che l’impianto planimetrico dei nuraghi complessi è astronomicamente orientato verso il sorgere del sole o della luna ai solstizi e lunistizi.

Uno dei tanti esempi è ravvisabile nella valle di Brabaciera di Isili , dove la totalità dei nuraghi presenti risultano allineati lungo angolazioni coincidenti con le linee solstiziali e lunistiali.

L’orientamento, la stessa concezione astronomica, di molti siti archeonuragici e chiese romaniche sarde, costituiscono ormai un dato di fatto scientifico internazionalmente riconosciuto.

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