Mereu torna a Venezia con Assandira: Gavino Ledda di nuovo sulla scena

“Zuppo d’acqua fin dentro alle ossa, Costantino si avvita sul pagliaio come un vecchio legno restituito alla terra dal mare in burrasca. La pioggia torrenziale ha appena finito di spegnere il fuoco che si è mangiato in una notte sola l’agriturismo in mezzo al bosco, Assandira. Ma la pioggia non ha spento il dolore, il rimorso bruciante per il figlio che è morto in mezzo alle fiamme e che non è riuscito a salvare. All’alba, i primi ad arrivare sono i carabinieri e il giovane magistrato: Costantino prova a raccontare loro cosa è successo in quell’ultima notte, a spiegare come tutto è cominciato”.

È la trama di Assandira, il nuovo film del regista sardo Salvatore Mereu selezionato per partecipare fuori concorso alla prossima edizione del Festival del cinema di Venezia. Mereu torna così al Lido a tre anni dall’ultima volta quando nel 2017 portò il cortometraggio Futuro Prossimo realizzato assieme agli studenti dell’Università di Cagliari. Questa volta tra i protagonisti del suo ultimo lungometraggio c’è un volto noto della cultura sarda: Gavino Ledda, autore del celebre libro autobiografico ‘Padre padrone’ e protagonista dell’omonima pellicola girata nel 1977 dai fratelli Taviani e premiata a Cannes con la Palma d’oro.

Assieme a lui davanti alla macchina da presa l’attrice Anna König e gli attori Marco Zucca, Corrado Giannetti, Samuele Mei.  Il film è liberamente tratto dal libro ‘Assandira’ scritto dall’antropologo sardo Giulio Angioni scomparso nel 2017. La produzione è di Viacolvento e Rai Cinema.

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