È MaMumask, il festival internazionale delle maschere, evento nuovo di zecca che animerà le strade di Mamoiada dal 15 al 17 giugno. Una prima assoluta con le icone della tradizione sarda al completo tra danze magiche e riti propiziatori: dai Mamuthones agli Issohadores, passando per Boes, Merdules e Thurpos. A loro si aggiungeranno i Caretos di Podence, figure diaboliche del carnevale portoghese (nella foto).
MaMumask vale due eventi in uno: da un lato celebra Mamoiada come capitale isolana delle maschere e dall’altro metto insieme le liturgie pagane della vita dei campi. Un simbolismo che sopravvive in quelle figure antropomorfe e zoomorfe cariche di significato ma anche di speranza, visto che si trattava di scacciare l’inverno e propiziare la miglior semina per un ricco raccolto.
Il festival si apre il pomeriggio di venerdì 15 con l’inaugurazione nel Museo delle maschere e sarà un susseguirsi di contaminazioni tra passato e presente. Dopo il taglio del nastro, nel cortile dell’Associazione Atzeni va in scena lo spettacolo teatrale di Gianluca Medas che nel piazzale della chiesa del Carmelo lascerà spazio ai piccoli mamoiadini vestiti da mamuthones per una danza acrobatica. Sabato mattina tutti a Nuoro, nella sede dell’Istituto superiore regionale etnografico (Isre), dove verrà inaugurata la sala delle Maschere del Carnevale. Quindi il convegno sui carnevali del mondo contemporaneo che sarà diviso in due sessioni, con la seconda programmata per domenica mattina. Sabato pomeriggio si torna a Momoiada per “Notte Nighedda“: venti cantine del paese che producono cannonau saranno i palcoscenici di spettacoli, mostre e convegni. Il festival si chiuderà nel santuario di San Cosimo con un concerto rap con Randagiu Sardu e Quilo.