Mahmood e la sua ‘No potho reposare’: Sardegna tra Tazenda e coro di Orosei

Mahmood, cantante nato a Milano da padre egiziano e madre di Orosei, non ha mai nascosto il suo forte legame con la Sardegna. Così come ci tiene spesso a sottolineare il ruolo fondamentale che la madre Anna Frau abbia nella sua vita. Dopo aver vinto Sanremo nel 2019 raccontando il suo difficile rapporto col padre nel brano “Soldi“, ha appena lanciato il suo nuovo singolo “T’amo“, un pezzo interamente dedicato alla madre. Il testo parla del rapporto con lei e il ritornello riprende “A Diosa“, il canto scritto da Salvatore Sini più noto come “Non potho reposare“. Nel farlo ha deciso di reinterpretarla nella versione resa celebre dai Tazenda e il gruppo di Andrea Parodi ha apprezzato la scelta. “I nostri complimenti a Mahmood per la sua versione innovativa della ‘nostra‘ No potho reposare – scrivono su Facebook -. Speriamo che sia un altro tassello utile a far conoscere al mondo uno dei tanti diamanti di melodia dell’antica Sardegna. Bravo Alessandro. Go ahead!”.

Per celebrare al meglio la Sardegna e la madre, Mahmood ha registrato nell’Isola il brano e lo ha fatto assieme al coro femminile Intrempas di Orosei. “Presentazioni, prove, microfoni, cuffie, sala d’incisione, tensione, adrenalina, ci hanno accompagnate per tutto il tempo – scrivono le coprotagoniste sulla loro pagina Facebook -. L’idea di contribuire alla realizzazione di un progetto così importante, è stato per noi motivo di orgoglio e allo stesso tempo di crescita professionale. Ringraziamo la nostra direttrice Mina Nanni per averci supportate, incoraggiate durante lo studio e l’esecuzione della parte corale da lei armonizzata a tre voci. Infine un ringraziamento speciale a Mahmood per averci coinvolte nel suo progetto musicale e un caloroso abbraccio alla sua cara mamma Anna Frau, figlia di Orosei”.

In un’intervista concessa a Rolling Stone per lanciare il suo nuovo album Ghettolimpo, Mahmood ha parlato anche del pezzo dedicato alla madre. “È la prima volta che scrivo una canzone per lei, e quando gliel’ho fatta sentire ha pianto – ha rivelato -. Anche il fatto di aver incluso il coro femminile sardo di Orosei, il paese di mia mamma, in cui canta anche mia cugina Antonellina, è particolarmente significativo. Quando ci siamo trovati a Olbia in studio per registrarla è stata davvero una bellissima esperienza umana, per me. È un ensemble pazzesco, che include donne di tutte le età, dalle bambine alle signore”.

Marcello Zasso

[foto: Coro femminile Intrempas/Facebook)

 

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