Lutto nel mondo della cultura sarda, morto lo scrittore Salvatore Mannuzzu

È morto questa mattina a Sassari Salvatore Mannuzzu. Lo scrittore nativo di Grosseto ma sassarese a tutti gli effetti, aveva 89 anni ed era stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata in seguito a un malore.

Questa mattina ha cessato di vivere lasciando alla Sardegna una inestimabile eredità intellettuale. Magistrato, deputato indipendente nelle liste del Pci per tre legislature, dal 1976 al 1987, Mannuzzu ha scritto romanzi celebri come “Procedura“, a cui si è poi ispirato il regista Antonello Grimaldi per il film “Un delitto impossibile”. Con “Procedura” nel 1989 vinse il Premio Viareggio e il Premio Giuseppe Dessì. Successo confermato con il libro “Un morso di formica“.

Nel 1992 ha ottenuto il terzo posto al Premio Strega con “La figlia perduta“, vincendo però nello stesso anno il Premio I Delfini del Tirreno e a Venezia il premio letterario Settembrini. Tra gli ultimi romanzi di successo, sempre per Einaudi, “Snuff o l’arte di morire“, uscito nel 2013. Ultimamente aveva partecipato all’antologia benefica “Sei per la Sardegna”, con gli autori sardi Francesco Abate, Alessandro De Roma, Marcello Fois, Michela Murgia e Paola Soriga.

“Con tristezza apprendiamo della scomparsa oggi dello scrittore Salvatore Mannuzzu. Lo ricordiamo come uno di noi, un cittadino stintinese, uno tra i più importanti autori contemporanei. Dalle sue storie, come Un morso di formica e Il terzo suono, traspariva una innegabile ambientazione stintinese”. Lo ricorda così il sindaco di Stintino (Sassari), Antonio Diana, che nel settembre del 2013, in collaborazione con il Centro studi per la civiltà del mare, conferì allo scrittore sardo il riconoscimento di ‘Stintinese Doc’, il premio che ogni anno viene assegnato a chi ha portato lustro al paese promuovendone le sue bellezze al di fuori dei confini della Sardegna.

[Foto di Andrea Bazzoni]

 

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