Sette film che raccontano la Sardegna, realizzati prevalentemente da autori isolani che, attraverso il recupero di immagini d’archivio le hanno rielaborate in nuovi progetti audiovisivi. Saranno loro i protagonisti della rassegna che comincerà il 30 marzo alla Cineteca a Cagliari, per un viaggio nella memoria delle tradizioni e dei luoghi.
Il primo film in programmazione è ‘Il miracolo dei Rei’ di Alessandra Usai. Per tutti gli incontri il copione è lo stesso: si inizia con la proiezione del film e poi l’incontro con i registi che racconteranno suggestioni e percorsi artistici in relazione ai nodi tematici dello sguardo e della memoria con cui si misurano nei loro progetti autoriali.
Il lavoro di Alessandra Usai rinnova il momento storico dell’immagine in un docufilm sulla colonia penale di Castiadas; poi Gaetano Crivaro, Margherita Pisano e Felice D’Agostino indagano sul grado di permanenza e persistenza dell’immagine di Sant’Efisio ritualizzato ogni anno a Cagliari; lo sguardo di Andrea Mura punta sulla memoria dei pastori sardi emigrati in Toscana mentre Stefania Muresu e Fabian Volti (4canieperstrada) tramano sulla forza politica e riattualizzata dell’immagine d’archivio.
La pellicola del siciliano Leandro Picarella, mostra come l’immagine d’archivio incontra il mondo magico del sud e muta natura dentro il cinema di finzione, mentre nel film di inchiesta di Antonio Sanna l’immagine si dà come testimonianza storica, si appella al suo contenuto di denuncia. L’appuntamento con i film di Vittoria Soddu e Helena Falabino, prodotti all’interno del progetto Re-Framing, dà conto di un grande lavoro di ripensamento tecnico e artistico che il found footage innesca come primo momento di una rielaborazione del film ritrovato.
L’ultimo appuntamento è invece incentrato sul progetto di destrutturazione del filmato di archivio da parte di Daniele Atzeni, volto a riconfigurare semanticamente l’immagine di archivio reinventando il suo referente originario.