Llencols de aigua, l’opera di Maria Lai e Antonio Marras per la prima volta negli Stati Uniti

Magazzino Italian Art presenta, per la prima volta negli Stati Uniti a Cold Spring, New York, Llencols de aigua, un’installazione di grandi dimensioni realizzata dallo stilista e artista di fama internazionale Antonio Marras e Maria Lai (1919 – 2013).

L’installazione, che accompagna la prima retrospettiva negli Stati Uniti dedicata da Magazzino Italian Art all’opera di Lai, Maria Lai. A Journey to America, sarà visibile al pubblico dal 17 maggio al 28 luglio 2025, data in cui chiuderà anche la mostra. Sia la retrospettiva che l’installazione sono a cura di Paola Muradirettrice artistica di Magazzino.

Maria Lai e Antonio Marras, profondamente legati alla poetica del tessuto e della memoria, svilupparono un linguaggio condiviso fatto di gesti e stoffa. Nell’ambito di questa intensa collaborazione, nel 2003 ad Alghero in Sardegna, realizzarono Llencols de aigua il cui titolo, in catalano, si traduce con “Lenzuola d’acqua”. L’installazione è composta da lunghi teli bianchi cuciti a mano, arricchiti da antiche camicie da notte ricamate con frasi raccolte dalla Lai durante un progetto didattico con bambini.

L’opera, che appartiene alla collezione privata di Marras, sarà installata nella sala isotropa del museo (progettata dall’architetto Alberto Campo Baeza), “simbolo” del Robert Olnick Pavilion: un cubo, perforato in ciascun angolo da finestre di forma quadrata che generano un flusso di luci e ombre in continua evoluzione.

“L’incontro con Maria Lai – spiega Antonio Marras – ha segnato il mio approccio con l’arte e non solo… Per me ha significato una vera e propria svolta. Con lei ho avuto un rapporto speciale, una sintonia di interessi e di idee che continuano a vivere, immutati. Maria Lai è stata una presenza stra-ordinaria nella mia vita.  Mi ha dato la forza di parlare attraverso le immagini. Mi ha insegnato a vedere nelle cose ciò che non si vede”.

“Maria Lai concepiva l’arte come un intreccio di molti fili: estetici, etici, narrativi e relazionali, afferma Paola Muradirettrice artistica di Magazzino Italian Art. Le sue collaborazioni con Antonio Marras, tra tessuto e memoria, rivelano non solo il suo impegno nel dialogo, ma anche la convinzione che la creazione sia un atto plurale.  Attraverso questi incontri, l’arte diventava, per la Lai, non un oggetto finito, ma una conversazione in continuo divenire. Non collaborava per condividere la scena, ma per ampliare il palcoscenico. Con gli architetti costruiva spazi e memorie. Con i musicisti faceva cantare il filo. Con Antonio Marras, vestiva l’invisibile”.

Nel corso della sua vita, Mai Lai ha costantemente operato attraverso le varie discipline e in collaborazione con poeti, musicisti, architetti, designer e intere comunità. Il suo approccio “relazionale” si concentrava sulla capacità dell’arte di creare spazi di incontro tra persone, tra idee, tra il visibile e l’invisibile.

Tra i tanti progetti che Maria Lai ha realizzato in collaborazione con artisti attivi in altri ambiti, si ricorda: Per Ille, la performance musicale con Ille Strazza del 1984 a Roma (attualmente in mostra all’Istituto Italiano di Cultura di New York, sempre a cura di Paola Mura); Frammento della casa della stazione (1996), un progetto per la Biennale di Architettura di Venezia con l’architetto Giovanni Maciocco; la scena d’artista per il Festival Internazionale Time in Jazz, ideato dal trombettista Paolo Fresu, nel 2002.

Llencols de aigua è stata esposta in Italia, oltre ad Alghero nel 2023, anno della sua realizzazione, alla Triennale di Milano nella mostra Nulla die sine linea (2016–17) e in Trama Doppia, Maria Lai e Antonio Marras nel Museo Nazionale di Matera, Palazzo Lanfranchi, in occasione di Matera Capitale Europea della Cultura (2019–20).

Il simposio

Il 17 maggio, nell’ambito della mostra Maria Lai. A Journey to America, Magazzino Italian Art inaugurerà un simposio di un’intera giornata dedicato alla vita e alla carriera dell’artista.

L’evento è coordinato da Nicola Lucchidirettore del Dipartimento Educazione e Ricerca di Magazzino Italian Art, che afferma: “È un piacere invitare il pubblico ad incontrare e dialogare con un gruppo di studiosi e artisti straordinari capaci di offrire nuove prospettive sull’opera di Maria Lai, ancora oggi attuale e ricca di stimoli per l’arte e per la ricerca. Siamo certi che sarà una giornata intellettualmente vivace, all’insegna dell’arte, della riflessione e del dialogo”.

Durante il Simposio dedicato a Maria Lai interverranno il professore Alessandro Giammei della Yale University, gli studiosi Michele D’Aurizio (UC Berkeley) e Saskia Verlaan (CUNY Graduate Center), testimoni come Mila Dau e gli artisti Melissa McGillMartha TuttleMarcello Maloberti, alternando presentazioni accademiche a momenti di dialogo, conversazione e testimonianza. 

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