L’infanzia violata e la memoria salvata, storia di un rapimento: Luca Locci chiude Sanluri Legge 2025

Cala il sipario su Sanluri Legge 2025Luca Locci presenta Il sequestro di un bambino” (La Zattera Edizioni – 2022) venerdì 20 giugno alle 18.30 nella Biblioteca Comunale di Sanluri nell’incontro coordinato dalla giornalista Francesca Figus che chiude la nona edizione del Festival Letterario.

Il libro – avvincente come un romanzo – racconta il rapimento di un ragazzino di sette anni, figlio di un ricco imprenditore, nella Sardegna degli Anni Settanta: un’opera autobiografica in cui Luca Locci, liberato dopo novantatré giorni di prigionia, ripercorre i momenti più significativi, la paura e la solitudine di un’esperienza traumatica, fortunatamente a lieto fine.

Il sequestro di un bambino” rappresenta una testimonianza dolorosa e necessaria, forse in parte catartica, su un fatto di cronaca inserito nel contesto di una vera e propria industria criminale: la cattura di persone innocenti tenute in ostaggio e riconsegnate solo in cambio del pagamento di un riscatto è diventata per un periodo una sorta di consuetudine nell’Isola, con le tristi imprese della cosiddetta Anonima Sequestri.

Luca Locci tra trascritto pensieri e emozioni, in una sorta di “diario” di quei mesi di vita sospesa, trascorsi quasi interamente con un cappuccio sulla testa, così da non poter vedere il volto dei carcerieri e non essere in grado di riconoscerli: in caso contrario questi sarebbero stati “costretti” a ucciderlo, per evitare di essere catturati e condannati.

Fondamentale per la liberazione del bambino, il ruolo giocato dal padre, Franco Locci (scomparso un mese fa) che con straordinaria lucidità è riuscito a gestire una situazione difficile e piena di insidie, trattando i banditi e dettando in parte le sue condizioni per la consegna del denaro, con la preziosa collaborazione degli intermediari, così da tutelare l’incolumità del figlio.

Il sequestro di un bambino” ricostruisce una vicenda emblematica, da cui emerge l’affresco di un’epoca di forti contrasti politici, economici e sociali: l’aggravante della giovane età della vittima ha forse contribuito a favorire il suo rilascio, ma ha anche dimostrato come dietro quell’organizzazione ci fossero uomini di pochi scrupoli e pronti a tutto.

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