Lo sguardo di registi provenienti da diversi Paesi del mondo sui temi, attualissimi, dell’ambiente e dei diritti umani nelle diverse sfaccettature e declinazioni. Dal 6 al 10 giugno Villanovaforru ospita la decima edizione di “Life After Oil”, festival cinematografico organizzato dall’omonima associazione. Il cuore della rassegna, che propone proiezioni incontri ma anche eventi collaterali, è il concorso internazionale diviso in sei sezioni: lungometraggi e mediometraggi ambiente, corti ambiente, lungometraggi diritti umani, corti diritti umani, world panorama e animazioni.
La commissione, composta da Cinzia Ghiani, Claudia Morelli, Davide Mangini, Elisa Russi, Fabio Canessa, Francesco Mazzotta, Francesco Villa, Marco Piras, Massimiliano Mazzotta, Raffaela Lunetta, Riccardo Albuzzi e Riccardo Russi, ne ha ammesso 50 tra documentari, fiction, lavori di animazione. Sono 14 le opere prime. Le proiezioni si terranno in piazza Costituzione a partire dalle 21, e in caso di maltempo, al Centro di accoglienza straordinaria. Solo per gli studenti alcuni film saranno proiettati, le mattine dal 7 al 9 giugno, all’auditorium dell’Istituto d’istruzione superiore Tuveri di Villamar. In primo piano i danni alla salute provocati dall’inquinamento, violenza di genere, diritti dell’infanzia negati, ma anche storie di riscatto sociale, buone pratiche di tutela del paesaggio e agricoltura sostenibile.
“Perché l’obiettivo della rassegna è sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi connessi all’estrazione, sfruttamento e all’uso dei combustibili fossili ma anche andare oltre la denuncia per trovare possibili alternative che tengano conto, sulla base delle conoscenze scientifiche, dei vari metodi di produzione conosciuti”, spiega il direttore artistico Massimiliano Mazzotta. Nella serata finale prima della proclamazione dei vincitori saranno proiettati tre cortometraggi realizzati con il corso di cinema “Dalla fotografia al documentario”, organizzato dall’associazione Life After Oil e rivolto agli alunni delle scuole superiori.