Dal 19 al 22 giugno, Neoneli (Oristano) torna a essere crocevia di pensieri, arte e narrazioni con la nona edizione di Licanìas, il festival delle parole, delle arti e dei paesaggi promosso dal Comune di Neoneli e curato dallo scrittore Giuseppe Culicchia. Per quattro giorni, il piccolo borgo del Barigadu si trasformerà in un laboratorio a cielo aperto dedicato al tema della libertà, parola chiave attorno alla quale ruota l’intero programma di questa edizione.
«La libertà può essere conquistata, difesa, perduta. Può essere una scelta personale, una battaglia collettiva, un’urgenza politica o una vocazione letteraria. Può esistere o restare solo un’aspirazione. A Licanìas proveremo a interrogarla da ogni angolazione possibile», afferma il direttore artistico Giuseppe Culicchia, sottolineando l’approccio tematico che da sempre distingue il festival.
Tra gli ospiti di punta figurano nomi di rilievo della scena culturale nazionale e internazionale. Attesissimo lo scrittore scozzese Irvine Welsh, autore di Trainspotting, che a Neoneli presenterà il suo nuovo romanzo Resolution. Insieme a lui, il filosofo Paolo Flores d’Arcais, il reporter di guerra Domenico Quirico, il filosofo Maurizio Ferraris, la scrittrice Romana Petri, l’attrice e regista Sabina Guzzanti, la cantante e autrice Saba Anglana, Beniamino Zuncheddu, che ha vissuto ingiustamente trentatré anni di detenzione, e Claudia Pinelli, figlia dell’anarchico Giuseppe “Pino” Pinelli. A completare il quadro degli ospiti, anche Andrea Filippi, Ilaria Cazziol, Dario Voltolini e Roberto Camurri.
L’apertura del festival è in programma per giovedì 19 giugno. Alle 18, a Casa Cultura, ci sarà la presentazione del romanzo Un amore di contrabbando (Mondadori) di Nicola Muscas, dedicato alla figura di Gigi Riva, in dialogo con Danilo Lampis.
Alle 19.30 si prosegue a Casa Cherchi con il taglio del nastro della mostra Madame Bovary c’est moi! Liberi dalla censura, a cura di Anna Rita Punzo. L’esposizione affronta il tema della censura nelle arti visive contemporanee, mettendo in scena opere rimosse da piattaforme o gallerie per via di contenuti ritenuti “inappropriati” da criteri automatizzati o moralismi istituzionali. «Accoglie opere oscurate da algoritmi incapaci di discernere nudo artistico e pornografia – spiega Punzo – creazioni rimosse in nome di un rigore ipocrita, fanatico e conformista». Tra gli artisti esposti: Alice Asinari, Zuanna Maria Boscani, Riccardo Camboni, Roberto Chessa, Gigliola Lai, Daniela e Francesca Manca, Sabrina Oppo e Gloria Musa, Egle Picozzi, Laura Saddi, Valeria Vavoom, Pietro Sedda e Antonella Spanu.
A chiudere la prima giornata del festival, alle 22 sempre a Casa Cultura, sarà la poesia improvvisata: i poeti Bruno Agus e Diego Porcu si esibiranno accompagnati dai canti a tenore del gruppo S’Angelu di Neoneli, offrendo un momento di forte connessione tra tradizione e contemporaneità.