L’Isola dei murales e della street art approda su Viaggio Italiano, portale ufficiale per la promozione del nostro Paese. La Sardegna è stata presentata come una “galleria a cielo aperto, un’immensa tavolozza” che mette insieme “quasi 2000 opere dipinte sui muri di città e piccoli borghi, tra i vigneti della Planargia, di fronte al mare turchese della Gallura, nel cuore della Barbagia, nella vasta piana del Campidano, fino alle piccole isole dell’arcipelago sulcitano”, è scritto.
Sono due i centri presi a riferimento. Per i murales ecco Orgosolo, dove l’arte esprime “l’orgoglio di una comunità che vuole far sentire il grido di protesta, sofferenza e rivendicazioni sociali, segnando un particolare momento storico, un fermento sociale e culturale che, col tempo, si è diffuso in tanti altri centri dell’Isola”, è scritto ancora nel post del 25 ottobre scorso.
Ecco invece San Gavino Monreale per la street art, non fosse altro che quella è la cittadina dove è nato, cresciuto e sempre torna Manu Invisible (qui l’intervista di Sardinia Post), uno dei protagonisti nazionali dei graffiti e della loro evoluzione.