La nuova edizione di ArtiJanus/ArtiJanas: a Sassari un festival per riscoprire il futuro attraverso la tradizione

Sassari si prepara ad accogliere, dal 5 al 7 giugno, la terza edizione del Festival ArtiJanus/ArtiJanas, un laboratorio di idee e relazioni in cui tradizione artigianale, design contemporaneo e nuove generazioni si incontrano per dare forma a un futuro condiviso. Nato da un progetto sperimentale promosso dalla Fondazione di Sardegna, con la direzione scientifica di Triennale Milano e Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, e la collaborazione del Comune di Sassari, il festival approda per la prima volta negli spazi rinnovati dell’Ex-Ma.ter, sede dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi”, che partecipa attivamente all’iniziativa.

Il tema scelto per quest’anno – “Alterità. Elogio della differenza” – si impone come chiave di lettura del programma e motore ispiratore di installazioni, incontri, mostre, workshop e performance. In un mondo che tende all’omologazione, il festival propone un’immersione in territori di confronto tra saperi diversi: il sapere artigiano e quello progettuale, l’esperienza e l’invenzione, il passato e il possibile. “Alterità” è intesa come valore da esplorare e custodire, riconoscendo nell’altro non un ostacolo ma una risorsa.

A dare il via alla tre giorni sarà la designer francese Inga Sempé, protagonista del primo appuntamento in conversazione con Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design Italiano. Il programma proseguirà con una ricca serie di incontri che vedranno protagonisti curatori, docenti, studenti e alcuni dei nomi più attivi e innovativi del panorama del design contemporaneo italiano. Tra questi, Annalisa Metta, Michele Brunello, Veronica Caprino, Rita Elvira Adamo, Nicolò Ceccarelli e Paola Serrittu, impegnati in una riflessione sul ruolo sociale e culturale del progetto.

Ma il Festival non è solo teoria. Grande spazio sarà riservato alle esperienze concrete con workshop gratuiti condotti da maestri artigiani, installazioni immersive, mostre interattive e performance artistiche. I partecipanti potranno esplorare la mostra AJUA/AJA Sense, dedicata al racconto audiovisivo in realtà virtuale di dieci botteghe sarde, e La casa di Madame Foile, un progetto che intreccia tessitura e rifugio, frutto di un corso del Dadu dell’Università di Sassari. Non mancheranno anche momenti dedicati allo spettacolo, come il debutto sardo di Tumbarinos in Dub, frutto della collaborazione tra Arrogalla e i Tumbarinos de Gavoi, e Pictures of You, live musicale e reading dedicato alla fotografia musicale e all’esperienza dell’ascolto, con Mauro Ermanno Giovanardi e Chiara Buratti.

Il festival si inserisce in un lavoro pluriennale che ha visto, solo nell’ultimo anno, il coinvolgimento di circa settanta studenti tra Politecnico di Milano e Università di Sassari, impegnati in progetti di collaborazione con artigiani e artigiane del territorio. Tra le iniziative più significative, anche la borsa di studio per il “Mini Master” milanese e il tirocinio retribuito presso laboratori locali, nell’ambito del programma “Una scuola un lavoro” della Fondazione Cologni. “Crediamo in una cultura che nasce dal fare insieme – afferma il sindaco Giuseppe Mascia – un progetto come ArtiJanus/ArtiJanas è un’occasione preziosa per rafforzare legami sociali e identitari attraverso la creatività”. Un’idea condivisa anche da Giacomo Spissu, presidente della Fondazione di Sardegna, che ribadisce: “Le nuove generazioni sono decisive nel mantenere vivi i saperi artigianali. Questo festival è il nostro modo per favorire la trasmissione di competenze e aprire nuove strade all’artigianato del futuro”.

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