La musica a Cagliari ora è “Potente”. Villanova, un nuovo negozio di dischi

Lo spazio è quasi nascosto poco prima dell’ingresso della piazza San Domenico a Villanova, in uno degli angoli cittadini più vitali degli ultimi anni, dove nel corso del tempo hanno aperto bar, ristoranti e negozi di design che hanno fatto da cornice anche a diverse iniziative culturali. Oggi è nato un negozio di dischi, si chiama Potente Records ed è una notizia: perché ci vuole una discreta dose di follia – follia buona, s’intende – per lanciarsi in una impresa simile non solo in anni di dominio delle piattaforme streaming ma per di più durante una pandemia globale. L’idea è di Andrea Pilleri, vecchia conoscenza delle scene musicali indipendenti sarde (è tra gli organizzatori dell’Here I Stay Festival e suona – o ha suonato – con band tipo Love Boat, Rippers, Thee Oops, Sushicorner, Xu)

Durante il lockdown della scorsa primavera si è trovato bloccato a casa, come tutti, e senza poter lavorare, fare concerti e andare in tour. Dall’inquietudine per una situazione oggettivamente complicata è scaturita la necessità di guardarsi intorno e pensare a delle alternative. “L’idea di aprire un negozio di dischi in fondo l’ho sempre accarezzata – racconta lui -. Durante i tour in Italia e all’estero quando avevo due ore libere una tappa fissa era quella dei record store. Ho sempre avuto una passione fortissima per il luogo in sé. E a Cagliari la mia adolescenza l’ho trascorsa prima da Dattena e poi da Zimbra di Andrea Mereu. Quando quest’ultimo ha chiuso si è creato un vuoto”. Il modello di Pilleri è proprio quello: un negozio di dischi che non sia solo un luogo dove acquistare album, ma uno spazio di confronto, scambi e relazioni. “Un luogo di incontro per appassionati di musica”, dice Andrea. “Ho sempre pensato che alla città mancasse come il pane un contesto simile. Poi certo, i dischi a Cagliari si possono acquistare anche altrove, ma la mia idea è quella di uno spazio dove trovarsi”.

Tra le novità ci sono le band della nuova scena post punk come Fountaines D.C., Idles, Viagra Boys, Sleaford Mods, tra i classici spiccano i capolavori hardcore dei Fugazi o cantautori della scena indie americana come Smog e Silver Jews. E poi naturalmente tanti capisaldi: Talking Heads, Joy Division, Nirvana, Stooges, Velvet Underground, Kraftwerk. Roba da passarci il tempo a frugare compulsivamente. La selezione è frutto della ricerca di una proposta di qualità, quasi esclusivamente in vinile, ma con un approccio laico, senza pregiudizi o steccati: “Non voglio fare un negozio di nicchia – spiega Andrea – ma creare un piccolo negozio di quartiere che abbia cose per un pubblico generalista ma anche dischi per appassionati. Da organizzatore ho avuto modo di capire quali sono le proposte migliori che ci sono in giro. Ci sono tante realtà da proporre, basta che si tratti di puntare alla qualità.

Poi c’è l’aspetto comunitario, con l’idea di rendere il negozio un punto di riferimento in città, un luogo dove possano accadere cose: scambi di idee, progetti basati sulla condivisione di ascolti e passioni musicali. Ora naturalmente il Covid rende questo spazio inevitabilmente meno “sociale”, ma quando le regole cambieranno – e si tornerà a una parvenza di normalità pre-pandemia – Potente ha già un po’ di idee in mente. Showcase con le presentazioni di dischi nuovi, dj set, presentazioni di progetti editoriali – in negozio ci sarà anche uno spazio dedicato a magazine, fanzine e libri – in modo che il negozio diventi uno spazio di aggregazione culturale, anche in collaborazione con le altre realtà più vitali del quartiere.

Andrea Tramonte

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