Successo per il cortometraggio ‘La cena delle anime’, del regista Ignazio Figus e prodotto dall‘Isre, che si è aggiudicato il Premio della giuria in occasione del ‘Life beyond film festival’, organizzato dall’Università popolare ‘ArtInMovimento’ di Torino e dall’associazione culturale ‘SystemOut’ in collaborazione con l’Arei (Afterlife research and education institute) e col ‘Religion Today Film Festival’ .
La manifestazione si focalizza sui temi che riguardano la morte, il lutto e la vita oltre la vita. Il Life beyond film festival’, con uno sguardo antropologico, accoglie cortometraggi, mediometraggi, lungometraggi, documentari, prodotti di video-arte e film di animazione, la cui tematica sondi l’accompagno alla morte, la trasformazione del lutto, il passaggio dalla vita alla morte, le visioni dell’aldilà, l’eternità, l’immortalità.
Trovano anche spazio quelle narrazioni basate sulle testimonianze di personaggi ‘speciali’, che siano in qualche modo tramite con l’aldilà e quei prodotti cinematografici, dalla significativa valenza sociale e spirituale, il cui messaggio legato alla morte sia di speranza e solidarietà.
Temi, questi, presenti nel documentario di Ignazio Figus che, con un approccio tipico del cinema di osservazione, descrive la preparazione del tradizionale banchetto per i defunti operata dall’anziana signora Pasqua Goddi di Orune, che – come scrive sulla rivista Visual Anthropology l’antropologa Rossella Ragazzi – mentre imbandisce la tavola “invoca il nome della maggior parte dei suoi fratelli e sorelle; sono undici: lei è la dodicesima, la sola ancora viva, sottolinea, anche se in discesa, ammette.
“Pasqua Goddi ci ha lasciato a giugno dello scorso anno – racconta Figus – tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla serbano di lei il ricordo di una persona straordinaria dotata di grande generosità e di una non comune ironia”
Il film nasce nell’ambito dei programmi di ricerca dell’Istituto superiore regionale etnografico della Sardegna relativamente alla relazione tra cibo e morte nella cultura popolare dell’Isola. “Nell’autunno del 2015 fortunate circostanze mi hanno consentito di incontrare la signora Pasqua Goddi, una vivace ottuagenaria di Orune che, in occasione della commemorazione dei defunti, ogni anno preparava un sontuoso banchetto destinato ai morti della sua famiglia – aggiunge Figus-. “In un’ambientazione novembrina, nebbiosa, un po’ cupa, stemperata dalla tagliente ironia della protagonista, ho avuto modo di documentare quel rito familiare, intimo, così denso di significati per chi lo opera e per chi vi assiste.”