Per la prima volta nella sua lunga storia, il tour del Premio Strega approda in Sardegna. Quartu Sant’Elena ospiterà mercoledì 18 giugno, alle ore 21, un appuntamento unico con i cinque finalisti dell’edizione 2024. La serata si svolgerà negli spazi dell’ex Caserma di via Roma e si annuncia come un’occasione preziosa per avvicinare il pubblico sardo alla narrativa italiana contemporanea.
Sul palco, i cinque autori in corsa per il più importante riconoscimento letterario nazionale: Andrea Bajani con L’anniversario (Feltrinelli), Nadia Terranova con Quello che so di te (Guanda), Elisabetta Rasy con Perduto è questo mare (Rizzoli), Paolo Nori con Chiudo la porta e urlo (Mondadori) e Michele Ruol con Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa). Gli scrittori dialogheranno con i lettori in un incontro condotto da Fabio Canino.
La tappa sarda fa parte del tour ufficiale del Premio Strega, che ogni anno attraversa l’Italia con l’obiettivo di diffondere la letteratura e promuovere un dialogo diretto tra autori e lettori, non solo nelle grandi città ma anche nei contesti territoriali meno coinvolti dai circuiti culturali dominanti.
L’iniziativa è promossa con il patrocinio del Comune di Quartu Sant’Elena e con il sostegno della Fondazione Quartu Cultura. L’organizzazione è curata da 011solution, in collaborazione con ArgoNautilus, una realtà attiva nella promozione della lettura e della cultura in Sardegna.
“Sono convinto che la cultura debba essere decentrata e accessibile”, ha sottolineato il sindaco di Quartu, Graziano Milia. “In un tempo in cui si riflette con maggiore consapevolezza sul significato delle periferie, non solo geografiche ma anche simboliche, questa tappa rappresenta un importante segnale. Il Premio Strega a Quartu è anche un atto di democratizzazione dell’autorevolezza letteraria”. “Iniziative come questa – ha aggiunto Milia – possono attivare nuove reti, coinvolgere librerie, scuole, biblioteche, festival e associazioni locali, contribuendo a rafforzare un ecosistema culturale vivo e autonomo”.