Il premio Maria Carta voce dell’Isola: grande partecipazione di artisti sardi

Venticinque anni fa moriva Maria Carta, una delle artiste più prestigiose della storia musicale sarda. A lei è intitolato il premio che quest’anno spegne la diciassettesima candelina e lo farà, domenica prossima, nella cornice del palazzo Cittanova a Cremona. La manifestazione è curata dalla Fondazione intitolata all’artista e l’organizzazione potrà contare sulla collaborazione del circolo degli emigrati sardi a Cremona, ‘Sa domu sarda‘.

Sarà premiata la cantante, catanese di nascita, ma ormai veneta di adozione, Patrizia Laquidara, una delle figure più raffinate nel panorama della canzone italiana. L’artista riceverà il premio Maria Carta a meno di un anno dall’uscita del suo quinto disco intitolato ‘C’è qui qualcosa che ti riguarda’. Un altro riconoscimento verrà assegnato al cantante e compositore cagliaritano, da molti anni residente in Svizzera, Efisio Contini, e alla sua compagna artistica e di vita, Dodo Hug, una delle voci più importanti della scena elvetica.

Altri due riconoscimenti verranno assegnati nel corso della manifestazione al circolo degli emigrati sardi, presieduto dal silighese, Antonio Milia, per l’intensa attività svolta a sostegno della
promozione della cultura sarda, e alla società sassarese Abinsula, leader nel settore dell’information technology. La manifestazione di Cremona sarà arricchita dalla presenza e dalle esibizioni del duo Fantafolk con Andrea Pisu (launeddas) e Vanni Masala (organetto), del clavicembalista cagliaritano, Luigi Accardo, del gruppo a tenores Sos Emigrantes, della cantante, Giusy Pischedda, e dei giovanissimi componenti del coro Maria Carta dell’istituto comprensivo statale della scuola media Pasquale Tola di Sassari diretti da Antonio Garofalo e Palmira Santoru.

L’evento di Cremona sarà preceduto venerdì 20 settembre a Verona da un’altra iniziativa promossa dalla locale associazione dei sardi Sebastiano Satta con il sostegno della Fondazione Maria Carta. Alle 20 è previsto il concerto di Piero Marras al teatro S.S. Trinità, preceduto dalle esibizioni dei gruppi Tree Blues e Fantafolk. Sarà quella, come il premio Maria Carta a Cremona, anche l’occasione per evidenziare un’altra iniziativa della Fondazione Maria Carta, ‘Freemmos‘, che da oltre due anni fa tappa nei piccoli centri, e non solo, dell’Isola per tenere viva l’attenzione sull’emergenza dello spopolamento. Che non riguarda solo la Sardegna al punto che Freemmos si appresta a fare tappa, a fine ottobre, anche in Friuli in un’altra realtà condizionata dalla costante diminuzione della popolazione.

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