Spazio ritrovato per Sassari, il Padiglione Tavolara sarà al centro delle festività natalizie: un palcoscenico per la creatività di gruppi e associazioni e un punto d’incontro aperto democraticamente a tutti i cittadini, nella prospettiva di una valorizzazione dello spazio pubblico inteso come luogo di creazione e condivisione. Grazie a Open for Culture, iniziativa della Fondazione Nivola promossa dal Comune di Sassari, il Padiglione Tavolara ospiterà per un mese progetti di arti performative, teatro e danza.
Per tutto il mese di dicembre la splendida architettura progettata da Ubaldo Badas accoglierà progetti ideati e realizzati dalle compagnie e dai centri di formazione e produzione nel campo delle arti performative contemporanee basati a Sassari. In parallelo il Padiglione ospiterà e incoraggerà eventi di promozione della lettura: numerosi scrittori saranno protagonisti di eventi di comunità, non esclusivi per un pubblico di lettori, bensì pensati per tutta la cittadinanza, in collaborazione con le biblioteche e le librerie di Sassari.
Alcuni degli appuntamenti fissati in calendario sono frutto di una collaborazione con Wonder Market, che prevede dall’8 al 10 dicembre una tre giorni all’insegna del vintage, dell’hand-made e dell’artigianato, mentre il 15 dicembre sarà la volta di un evento dedicato alla moda artigianale organizzato da Roberto Stella. Il 22 dicembre sarà inaugurata nel salone d’onore l’installazione natalizia Luci nel bosco a cura di Heart Studio, poetico fondale dell’evento di Natale che comprenderà musica, con live set eletronics di Cristõf, il concerto di Gavino Murgia Trio Megalitico, del Tenore di Oniferi, e un brindisi di auguri.
Non mancheranno i laboratori didattici con le collaborazioni con Il Colombre e Lughené, spettacoli teatrali e musica con la prima edizione del Ribisound. Suoni e parole della nuova generazione, un piccolo festival musicale che coinvolge musiciste e musicisti sassaresi emergenti. Su prenotazione sarà possibile visitare il padiglione con l’aiuto di guide specializzate, per scoprire la storia di uno degli edifici più belli del secondo dopoguerra in Sardegna.