Riprende il viaggio di Joaquin Salazar, il medico della peste targato Camena. Una storia d’amore e di morte creata da Stefano Obino dal titolo “Bartolomeo Salazar. Il silenzio della peste”, ambientata in una Venezia aggredita dalla peste nel 1575. Il protagonista è Joaquin Salazar, antenato di Bartolomeo, anch’egli medico della peste e si muove in una Venezia resa quasi onirica e in una costante dissolvenza grazie alle tavole ad acquerello realizzate da Obino, presidente dell’Accademia d’arte di Cagliari. Un lavoro nato in Sardegna ma molto apprezzato in Veneto proprio per le suggestioni e l’accuratezza in cui Obino ha saputo descrivere i luoghi in cui si muove il suo protagonista. Adesso Joaquin Salazar, dopo le presentazioni in Veneto, tornerà a viaggiare in Sardegna.
Il primo appuntamento, sabato 10 agosto alle 20.30, nella notte delle stelle, è inserito nel programma dell’Estate a Piscinas 2024 e si svolge non a caso a Villa Salazar, visitabile per la serata, in una cornice carica di suggestioni e rimandi antichi. Un’atmosfera che sarà impreziosita dalla presenza di una super ospite, Gloria Salazar, ultima erede della storica famiglia cagliaritana, che mostrerà un antico documento da lei custodito. Modera l’incontro Andrea Fulgheri e sarà presente la libreria Edumondo. Seguirà un aperitivo per chi vorrà trattenersi.
Nasce da una collaborazione fra Urbana Print and Gallery, galleria espositiva permanente con sede a Cagliari, che da tempo vende le tavole originali dei fumetti di Obino, e il Timi Ama Resort&Spa di Villasimius, la serata di lunedì 19 agosto quando, dalle 19 alle 24, l’autore realizzerà un live painting e firmerà alcune stampe numerate esposte per l’occasione negli spazi dell’hotel.
Due giorni dopo, mercoledì 21 agosto, Stefano Obino presenterà “Bartolomeo Salazar. Il silenzio della peste” al Propagazioni Festival a Oristano, la mattina alle 9.30, all’hotel Mistral 2. Dialoga con l’autore la caricaturista oristanese Bettina Brovelli.
Nuovi appuntamenti con Camena e l’Accademia d’arte di Cagliari saranno presto annunciati.
“Per questo lavoro ho impiegato due anni di studio, di ricerca e raccolta di documentazione – racconta Obino – Mi sono recato a Venezia, ho visitato archivi, mi sono intrattenuto a parlare con docenti ed esperti per realizzare un romanzo a fumetti con fondata verosimiglianza storica. A Venezia ho dipinto e disegnato, per farle raccontare da vera “protagonista” la sua storia millenaria di città più bella del mondo violata e prostrata dalla peste. Mi sono ispirato a Canaletto, più grande pittore di Venezia. L’acquerello ti permette di far emergere tutti i colori che più la caratterizzano, dal rosso mattone al verde cupo, al blu cobalto”.