Il festival Etnosfera a Aggiust: la Sardegna incontra la cumbia e i suoni del Sud

Ogni volta un viaggio diverso. Un viaggio che parte dalla musica e che, anno dopo anno, intercetta suoni, immagini, danze e lingue provenienti da ogni parte del mondo. La quarta edizione di “Etnosfera-Festival di Popoli e Musiche”, in scena nell’incanto del borgo gallurese di Aggius il 20 e 21 giugno, quest’anno fa rotta sul corpo, sul movimento, sul senso di comunità che si manifesta danzando. “Etnosfera 2025”, nei giorni del solstizio d’estate, torna dunque prepotente ad animare il panorama festivaliero isolano, e lo fa riaffermando la propria natura di spazio aperto e sperimentale. Due lunghi giorni ad alto tasso emotivo, con un cartellone di appuntamenti completamente gratuiti che si snodano fino a notte inoltrata, in un contesto paesaggistico tra i più preziosi d’Italia.

«Abbiamo condensato in due giornate una molteplicità di codici espressivi che, come da tradizione del festival, spaziano tra musica, arti visive, letteratura e lingua sarda. L’edizione di quest’anno dedica una particolare attenzione al Sud America e ai Caraibi, terre che nel corso dei secoli sono state testimoni di incontri tra popoli e culture musicali diverse, dando vita a sonorità che dalla loro forza dinamica hanno tratto linfa vitale», sottolinea Marco Lutzu, direttore artistico del festival assieme a Diego Pani, i due etnomusicologi sardi che da quattro anni raccontano la musica non solo come fatto sociale ma, soprattutto, come bene comune.

«Il ballo è un elemento centrale del nostro intendere l’incontro – commenta Pani – vogliamo riflettere sul significato che assume il danzare insieme, e anche quest’anno lo faremo con la formula che ci è più cara: ascoltando, confrontandoci, costruendo passo dopo passo una conoscenza condivisa tra chi il festival lo attraversa, e chi lo abita. Per questo l’edizione 2025 di Etnosfera apre alle strade sonore del Sud America ed esplora musiche nate per accompagnare il movimento collettivo. Al centro di questo percorso, il genere colombiano della Cumbia, con la sua capacità di essere musica, canto, danza popolare e rituale, corpo sociale e linguaggio del presente”.

La musica che stimola il corpo sarà la protagonista di questa edizione, non solo con la travolgente energia della Cumbia proposta dai Cacao Mental, formazione italo-peruviana tra le più originali della scena elettronica latinoamericana o con il ritmo ipnotico dei Ballade Ballade Bois, una delle espressioni più vitali della nuova musica per la danza tradizionale in Sardegna, ma anche attraverso lo sguardo di chi la cumbia la disegna e la racconta. Tra questi, Davide Toffolo, fumettista e voce dei Tre Allegri Ragazzi Morti che, con la sua graphic-novel dedicata al percorso della danza colombiana, ha saputo trasformare un’esperienza musicale in un racconto visivo potente e poetico.

Tratto distintivo della rassegna, le produzioni originali che ogni anno Etnosfera propone al suo pubblico. Come il reading “Geografie del Nord”, realizzato in collaborazione con il Festival Bookolica – tra i protagonisti il suo direttore artistico Fulvio Accogli – e la performance “Granito Vivo” che chiuderà la manifestazione con le musiche di tre potenti musicisti sardi, Stefano Colombelli al contrabbasso, Francesco Morittu alla chitarra, Carlo Pusceddu alle percussioni, in dialogo con il live painting di Davide Toffolo.

Piazze, vicoli, boschi e sagrati si trasformano dunque in luoghi vibranti di ascolto e dialogo, un laboratorio condiviso in cui l’incontro tra artisti, operatori culturali, studiosi e pubblico diventa occasione per interrogare il presente e le sue trasformazioni, sempre partendo “dal basso” grazie all’impegno della Pro Loco di Aggius, il sostegno del Comune, della Regione Sardegna, della Fondazione di Sardegna.

E tra i tanti appuntamenti in calendario, tornano anche gli ascolti d’archivio, quest’anno incentrati sulle registrazioni storiche del compositore ed etnomusicologo Gavino Gabriel, offrendo uno sguardo inedito sul rapporto tra archivi sonori, territorio e memoria. Una ricchezza che, oggi più che mai, ha bisogno di essere custodita, raccontata, fatta circolare.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share