Una donna dei nostri tempi. Per le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda è stato scelto uno slogan che vuole rendere conto della straordinaria attualità della scrittrice nuorese, che ha ancora molto da dire, insegnare e raccontare in una realtà come la nostra in cui la parità è ancora pienamente da raggiungere. “Il messaggio che vogliamo trasmettere è proprio quello della modernità del personaggio – spiega Anthony Muroni, giornalista e direttore artistico della serie di eventi dedicati al Premio Nobel -. Una donna di fine Ottocento che non ha accettato il posto nella società che la famiglia aveva scelto per lei. Anche in diversi personaggi che ha costruito parliamo di donne che hanno fatto scelte fuori dalle convenzioni dell’epoca e hanno deciso di lavorare, amare e vivere al di là di quello che la società si aspettava da loro”.
A partire da ieri – giorno della nascita della scrittrice – e fino al settembre del 2022 la Provincia di Nuoro ha programmato una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di valorizzare la figura di Deledda e spingerla a livello internazionale. Un impegno necessario: il paradosso dell’unica scrittrice italiana ad aver vinto il Nobel ancora oggi rimane un po’ in ombra nella considerazione della critica. “Vogliamo riportare Deledda nel posto che le compete – prosegue Muroni -, e valorizzare quegli aspetti che non sono stati valutati in maniera efficace dalla critica. Il problema è che non sapevano come collocarla e non le hanno mai perdonato di essere una autodidatta e una donna”. La sottovalutazione della scrittrice non riguarda solo critica e istituzioni italiane e internazionali. Anche l’Isola ha la sua parte di responsabilità nel non averla valorizzata a dovere. “Su settanta istituti scolastici nella provincia di Nuoro non ce n’è uno dedicato a lei”, spiega Muroni. “Com’è possibile che un Nobel nuorese non abbia avuto questo riconoscimento?”.
Nel corso dell’anno di celebrazioni il tema dell’internazionalizzazione della scrittrice è uno dei più importanti. Verranno organizzati dei convegni a Stoccolma – la città del premio – e il comitato organizzatore ha pianificato la presenza della Deledda anche a Dubai e San Pietroburgo. Nel primo caso una serie di eventi sono in programma all’Expo del 2022, che vedranno la città degli Emirati Arabi sotto i riflettori internazionali. “E poi trattare il tema di Grazia in Medio Oriente è un buon contributo alla riflessione e al mettere un faro sulla condizione delle donne – dice Muroni -. Non è un caso se abbiamo iniziato con un convegno a Nuoro in cui si è riflettuto anche sul ruolo delle donne in Afghanistan. Oggi il tema, anche in Occidente, è importantissimo. La parità è solo di facciata, c’è una violenza che troppo spesso sfocia nel femminicidio. Celebrando Deledda celebriamo anche il suo coraggio, le sue conquiste. Che non accettava di stare nel posto dove la volevano collocare”.
La scelta di San Pietroburgo si spiega invece col profondo legame di Deledda con la letteratura russa, e Tolstoj in particolare, che la ispirò. “Poi faremo una serie di incontri che ci consentiranno di analizzare la scrittrice anche nell’incrocio tra le arti – prosegue il giornalista -. In particolare cercheremo di mettere in luce i suoi legami con l’impressionismo e una quindicina di esperti da tutta Europa si confronteranno su questo tema. Nascerà anche un libro antologico”. Poi ancora cene deleddiane con piatti tipici nuoresi, convegni, esposizioni multimediali, spettacoli teatrali, proiezioni, laboratori nelle scuole, produzioni di docufilm e libri (anche in sardo).
