Gramsci, poesia e memoria: a Ghilarza i vincitori della XIX edizione del Premio letterario

Si è conclusa domenica 27 aprile 2025, nella casa natale di Antonio Gramsci a Ghilarza, la XIX edizione del Premio Letterario Antonio Gramsci. Una serata intensa e partecipata, che ha visto la proclamazione dei vincitori nelle diverse sezioni del concorso, selezionati tra oltre settanta opere pervenute da tutta Italia.

La cerimonia, aperta dalle note del musicista villacidrese Mauro Vacca – in arte Vanvera – ha ospitato la giuria composta da Gigliola Sulis, Laura Stochino e Gianni Loy, con la partecipazione a distanza di Lea Durante e Sandro Dessi. Non presenti, per diversi impegni, Mauro Tetti, Ilenia Zedda ed Ester Cois.

A inaugurare il momento delle premiazioni è stato Carmine Loru con Chelu de Londra, poesia inedita in lingua sarda vincitrice del Premio Peppino Marotto. Il componimento mette in dialogo i cieli lontani di Sardegna e Londra, evocando con forza il tema della distanza e della nostalgia. Loru, visibilmente emozionato, ha dedicato il riconoscimento ai suoi amici e colleghi serbi attualmente detenuti per le loro attività antigovernative, denunciando il silenzio mediatico attorno alla crisi in Serbia.

Per la sezione racconto inedito in lingua sarda, il premio è andato ad Alessandro Garau con Lassa fueddai a me, una storia sospesa tra il quotidiano e il mistero. Il racconto, scritto con semplicità e profondità, restituisce le sfumature emotive delle relazioni interpersonali e della percezione del tempo, intrecciando naturale e soprannaturale in una narrazione di grande equilibrio.

Nella sezione poesia edita in italiano – Premio Maria Fenu – si è distinta Silvia Dorascensi con la raccolta Al cosmo, domando (Controluna, 2024). La sua scrittura, sospesa tra poesia e filosofia, ha colpito la giuria per la capacità di interrogare il reale e l’alterità con un linguaggio raffinato e teso, sempre in dialogo con l’arte e il viaggio.

Il Premio Augusta Miscali per romanzo o raccolta di racconti inediti è stato assegnato a Claudia Mandas per Ritratti di ombre. Ambientata nel Cimitero Monumentale di Bonaria a Cagliari, l’opera intreccia prosa e poesia in una narrazione coraggiosa e densa di memoria, dove ogni tomba diventa voce, archivio, possibilità narrativa. Una scrittura elegante e profonda, che restituisce dignità e storia alle “ombre” del passato.

Il riconoscimento per la sezione Fumetto è andato a Giacomo Pitzalis (testi) e Lord Violent – Nicola De Luca (disegni), per OINK!, liberamente ispirato a una lettera di Antonio Gramsci alla cognata Tania del 1927. La giuria ha premiato l’originalità del tratto, il sapiente uso del chiaroscuro e la forza narrativa del lavoro, capace di tradurre in immagini la coscienza morale e il pensiero gramsciano.

Non è stato assegnato, invece, il premio per la sezione Saggistica – Premio Giorgio Baratta, poiché nessuna delle opere presentate è stata ritenuta meritevole.

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