Gino Robair, percussionista, compositore e artista visivo statunitense sarà a Nuoro per l’esecuzione del Concerto “Radical Divination” che si terrà presso l’Auditorium dell’Isre il 15 novembre prossimo.
In scena lo stesso Robair (Direzione, cartaio), Stefania Pretti (cartaia), Silvia Corda (pianoforte), Simon Balestrazzi (oggetti sonori ed elettronica), Adriano Orrù (contrabbasso) e Roberto Migoni (percussioni).
Oltre al concerto, la visita di Robair a Nuoro includerà un laboratorio di fabbricazione della carta per adulti e un laboratorio musicale per bambini. In ognuno di questi, ha detto, sottolinea che siamo in una relazione collaborativa con i nostri materiali.
“Quando produciamo la carta, l’ambiente circostante gioca un ruolo significativo nei risultati”, spiega Robair. “Se l’aria è fredda e secca, la polpa di carta si comporta in modo diverso rispetto a quando l’aria è calda e umida. Quindi dobbiamo adattarci”.
Ma invece di pensare a questa variabilità come a una lotta, Robair suggerisce di abbracciarla come fonte di creatività. “Dico ai miei studenti che sono in dialogo con i nostri materiali. Lasciamo che suggeriscano e ispirino e ci portino in posti in cui non siamo mai stati”.
Il lavoro che presenterà in concerto, intitolato Radical Divination, mette in pratica questo concetto. Durante l’esibizione, due cartai creano pagine di spartiti che i musicisti possono interpretare come partiture grafiche. La fonte di ispirazione per i cartai sono le parole suggerite e i suoni che sentono nella stanza. In altre parole, stanno creando un’interpretazione dell’ambiente dell’esibizione.
“Per me, composizione e improvvisazione sono forme di presagio. Che scriviamo appunti su carta o improvvisiamo liberamente, queste attività mettono in moto le cose e richiedono una risposta, la nostra e quella dei nostri collaboratori e ascoltatori”.
In concerto, i musicisti che leggono gli spartiti non solo interpreteranno i colori e le forme, ma anche la consistenza della carta e la distanza tra le varie pagine. È un promemoria del fatto che, mettendo le nostre idee nel mondo, lo influenziamo ma non abbiamo il controllo su ciò che accade. La persona che percepisce la nostra creatività gioca un ruolo altrettanto importante nella sua manifestazione.
“Questo tipo di atto creativo condivide la qualità con pratiche divinatorie come i tarocchi e l’astrologia in cui le informazioni vengono presentate attraverso il simbolismo e ogni persona decodifica il significato in base alla propria conoscenza della pratica e alla propria relazione unica con essa”. Organizzazione e cura delle manifestazioni dell’Associazione L’Intermezzo.