Gessa e le ‘dipendenze’ dei giovani: “Internet è la droga più potente”

Una mattina col neuropsichiatra e farmacologo di fama mondiale Gianluigi Gessa, a parlare di droghe antiche e nuove, protagonisti gli studenti del liceo Eleonora d’Arborea e del liceo Euclide di Cagliari. Un momento d’incontro organizzato dall’Associazione Malik, che firma il progetto Skillellè a favore dei minori che vivono nell’area metropolitana cagliaritana, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della povertà educativa nella fascia d’età tra gli 11 e i 17 anni.

Come si diventa dipendenti dalle droghe? Che cosa fa scattare il loro meccanismo di assunzione? Quali gli effetti delle droghe legali come l’alcol ? Ascoltare Gianluigi Gessa è come assistere a una lezione di neuroscienze, una lezione speciale, però, perché con lui in cattedra anche i processi più complicati diventano terreno semplice, e il rischio semmai è quello di dipendere dalla sua cultura sconfinata. Si parte dal racconto dei tempi di Noè, secondo il neuropsichiatra tra i primi alcolisti della storia (nel Vecchio Testamento gli effetti dell’eccessivo uso di vino sono descritti in un famoso passaggio, quando Noè che coltivava la vigna si ubriaca mostrandosi nudo di fronte ai figli), e si arriva alle dipendenze legali dei tempi moderni, con droghe più conosciute come gaming gambling (giochi d’azzardo), il cybersex, l’alcol e l’abuso di Internet. Ed è proprio quest’ultima la droga che più sembra preoccupare il professore. “Gli effetti dell’uso del web, un’invenzione straordinaria se usata con moderazione, sono sotto gli occhi di tutti.  Dall’Asia, all’America, all’Europa, milioni e milioni di persone vivono giorno e notte iper connesse. Internet è diventata una tra le droghe più potenti, un grande distributore da cui possiamo procurarci gratuitamente qualsiasi tipo di piacere, anche illegale”. Un tema che appassiona, e che probabilmente sarà ripetuto con un nuovo incontro organizzato sempre per le scuole.

Ma ad essere coinvolte sui temi attinenti lo sviluppo adolescenziale e i fattori di rischio presenti nella realtà attuale – come testimoniano i recenti casi di cronaca -, sono anche le famiglie, sensibilizzate sui fattori di protezione possibili, in modo da fruire dell’offerta dei servizi socio sanitari presenti sul territorio. Tra gli ‘skills’, gli obiettivi del progetto Skillellé, c’è proprio quello di favorire la consapevolezza della pericolosità delle sostanze stupefacenti, promuovendo stili di vita sani e comportamenti corretti coi partner. (don.perc.)

 

 

 

 

 

 

 

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