Una scoperta che ha generato entusiasmo nella comunità scientifica come tra gli appassionati di archeologia. Una sorpresa venuta alla luce nel complesso di Cuccuru Mudeju, a Nughedu San Nicolò, nel Sassarese: grazie agli scavi è stato ritrovato un bronzo figurato integro che rappresenta un guerriero vestito con un corto gonnellino, un elmo cornuto e lunghe trecce che da sotto giungono sino al collo. “C’è un valore intrinseco perché un bronzetto è un oggetto di pregio – ha dichiarato l’archeologo Franco Campus che ha guidato gli scavi, intervistato da La Nuova Sardegna -. È un pezzo di grande valore artistico, frutto di sapienti conoscenze delle tecniche metallurgiche. Dal punto di vista sitilistico possiamo dire che si tratta di un capolavoro della bronzistica, non solo di quella nuragica. Dal punto di vista documentale ha un valore aggiunto ed è per questo, alla fine, che è così importante”.
L’archeologo sottolinea l’importanza del ritrovamento anche alla luce del fatto che è stato effettuato grazie a indagini stratigrafiche: in questo modo – e insieme agli altri reperti – è possibile datare il guerriero. Sul petto ha un pugnale – tratto dell’età adulta – e con la mano sinistra regge uno stocco, al quale è legato uno scudo circolare. Ora la speranza è di trovare altre testimonianze nuragiche. “Ci potrebbe essere di tutto – dice Campus al quotidiano sassarese -. Facendo nuove indagini, selezionare quei siti che hanno un’importanza monumentale, si potrebbe scoprire molto. Abbiamo una storia che non è solo quella del nuragico, ma anche del prenuragico e poi del fenicio-punico, del romano e del medievale. Non bisogna procedere con indagini unilaterali e su un unico periodo, ma considerando diversi periodi”.