L’Ernani incanta il Lirico di Cagliari dopo 69 anni di assenza

Mancava da Cagliari da 69 anni e ieri sera al Teatro Lirico, è stata accolta da lunghi applausi. ‘Ernani’, opera giovanile che ha consacrato Giuseppe Verdi “maggiore operista italiano dell’epoca sua” come scrive Alessandro Roccatagliati nel libretto di sala, ha chiamato a raccolta un caloroso e finalmente numeroso pubblico, accorso per la prima, terzo titolo del cartellone di Lirica e Balletto.

Una storia d’amore che coinvolge quattro protagonisti, con una donna contesa tra tre uomini. Una grande vicenda di sentimenti e dove ancor più emerge il “senso dell’onore e la sacralità di un giuramento”, dal sapore risorgimentale. L’allestimento è ambientato in un ipotetico ‘500 spagnolo, filtrato attraverso l’estetica romantica ottocentesca. Il dramma lirico su libretto di Francesco Maria Piave, dal dramma Hernani di Victor Hugo, va in scena fino al 16 aprile.

Sorprende il raffinato e minimale allestimento dello spazio scenico, particolarmente evocativo. Il regista Davide Garattini Raimondi (aiuto alla regia Luigia Frattaroli) sceglie di raccontare la storia per quadri, resi dinamici da pannelli mobili, squarci di luce che illuminano i particolari, per creare paesaggi dell’ anima, suggestioni che portano lo spettatore dentro la storia per accompagnarlo “a un sano ascolto rispettoso dell’ opera”, come ha sottolineato alla vigilia della prima. Complici le affascinanti scene e i sontuosi costumi di Domenico Franchi e i disegni di luce di Alessandro Verazzi.

I personaggi si muovono sulla scena avvolti in un magma oscuro dal quale affiorano, nelle sfumature di oro, tra scene e costumi, a richiamare fatti, epoche, luoghi, dettagli e decorazioni, gioielli finemente disegnati su tessuti damascati, “incastonati nel buio”. Con una rappresentazione pittorica della storia, omaggio ai grandi maestri della luce. Ottima la prova di Coro – preparato da Giovanni Andreoli – e orchestra, diretti da Giuseppe Finzi, che nel 2017 diresse, con grande successo di pubblico e critica, la prima europea di La Ciociara.

Buono il cast vocale, a partire dai due innamorati Ernani (Marco Berti), Elvira (Marigona Qerkezi), un elegante e misurato Devid Cecconi nel ruolo di Don Carlo e, chiamato all’ultimo a sostituire Andrea Silvestrelli nel ruolo di Don Ruy Gómez de Silva, Dongho Kim. Il giovane basso ha messo in luce una voce morbida, ben tornita e di carattere. Un’altra positiva sorpresa in una serata che ha regalato emozioni.

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