“Ecologie dell’ascolto”: danza, musica, arte e paesaggio si incontrano a Cagliari

Dal 2 al 7 maggio, Cagliari diventa il palcoscenico di Ecologie dell’ascolto, un progetto speciale che mette in dialogo danza, performance e paesaggio, invitando a riflettere sul legame profondo tra corpo, ambiente e ascolto. Promosso dal Ministero della Cultura nell’ambito del bando Progetti Speciali Danza, il programma è curato da Maria Paola Zedda e Nicola Ratti, in collaborazione con Enrico Gilardi, e si sviluppa tra luoghi simbolici e naturali della città: l’Orto Botanico, il Parco di Molentargius e il Tempio di Astarte alla Sella del Diavolo.

Al centro del progetto, la convinzione che il paesaggio non sia un semplice sfondo, ma un soggetto attivo che plasma e interagisce con chi lo abita. Così, attraverso performance coreografiche, installazioni sonore e azioni collettive, Ecologie dell’ascolto trasforma Cagliari in un laboratorio sensibile, dove la relazione tra natura e cultura si fa esperienza estetica e politica.

Il focus tematico è rivolto all’acqua, risorsa primaria sempre più scarsa e preziosa per l’Isola, minacciata da siccità e desertificazione. I siti scelti per le performance diventano dunque punti di osservazione privilegiati, spazi di riflessione e risonanza.

Il programma si apre venerdì 2 maggio all’Orto Botanico. Si parte alle 15 con Attila Faravelli, sound artist che presenta il risultato del lavoro svolto insieme all’artista Diana Anselmo sugli Aural Tools, strumenti di ascolto sviluppati nel corso del progetto. A seguire, la prima assoluta di Transorientalesarda di Maurizio Saiu, che segna il ritorno in scena del coreografo isolano. Dalle 18.30, ci si sposta alla Darsena del Parco di Molentargius per tre appuntamenti consecutivi: Salmastra di Daniele Ledda, con gli studenti del Conservatorio di Cagliari; Resonating with Sulcis di Nicola Di Croce e Saiu; infine, Flirting with Flamingos, performance elettroacustica e visuale del musicista inglese Mike Cooper, che torna a Cagliari a dieci anni dalla sua partecipazione al programma di Cagliari Capitale Italiana della Cultura.

Sabato 3 maggio, alle 18, il Parco delle Emozioni di Molentargius ospita Kairos, una creazione di Donatella Martina Cabras che esplora il tempo del gioco come apertura alla percezione. Alle 19.30, per la prima volta a Cagliari, l’artista giapponese Tomoko Sauvage darà vita a Water Bowls, una performance delicata e ipnotica che unisce suono e acqua.

Domenica 4 maggio, ancora al Parco di Molentargius, debutta Habillé d’Eau / Silvia Rampelli con Body Farm, un lavoro inedito per la Sardegna ispirato ai centri di studio della decomposizione dei corpi. In questo caso, la resa alla natura si fa gesto di contemplazione, in un dialogo profondo con il paesaggio.

Dal 5 al 7 maggio, Stefania Tansini sarà in residenza per il progetto Madeleine / Studi per M. L’artista è anche interprete del solo firmato da Raffaella Giordano, Tu non mi perderai mai, in scena alla Manifattura Tabacchi il 3 e 4 maggio, nell’ambito del cartellone di Fuorimargine, Centro di produzione di danza e arti performative della Sardegna e partner del progetto.

Ecologie dell’ascolto è il risultato di un percorso partecipato che ha coinvolto scuole, enti, presìdi territoriali e istituzioni locali, come l’Ordine degli Architetti di Cagliari, la Fondazione di Sardegna, il Parco di Molentargius, il Comune di Villacidro e quello di Cagliari. Attraverso incontri, laboratori, residenze e convegni, il progetto ha voluto indagare la danza come strumento di lettura e pianificazione del territorio, capace di attivare nuovi sguardi e nuove possibilità di ascolto.

Realizzato con la collaborazione di A Corpo Vivo, Fuorimargine e Sardegna Teatro, Ecologie dell’ascolto non è solo un festival di performance, ma una proposta culturale profonda e stratificata, che invita a rallentare, osservare, sentire, e a ripensare il nostro rapporto con l’ambiente e con il tempo che abitiamo.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share