Due corti su Gramsci in prima nazionale: Ghilarza celebra il pensatore con cinema, incontri e memoria

La proiezione in prima nazionale di due cortometraggi su Antonio Gramsci firmati da Paolo Zucca con il Collettivo Mira e da Giuseppe Casu, i film di “Visioni sarde”, un dibattito sui beni comuni con Vittorio Pelligra, un tour per le vie di Ghilarza alla scoperta del paese ai tempi di Gramsci, e ancora l’omaggio alla tomba della madre del grande pensatore e politico, la presentazione del libro “La Costituzione spiegata ai fascisti” del fumettista Antonio Cabras e il reading musicale di Claudia Crabuzza dedicato alle donne di casa Lussu. È ricco di appuntamenti il programma di sabato 26 e domenica 27 aprile della Settimana Gramsciana, organizzata a Ghilarza dalla Fondazione Casa Museo di Antonio Gramsci di Ghilarza in collaborazione con il Propagazioni Festival di Oristano. 

L’appuntamento più atteso è sicuramente quello che sabato 26 a partire dalle 19 sarà dedicato a “Gramsci nel grande schermo”. Verranno presentati in prima nazionale due cortometraggi“Infanzia e gioventù di Gramsci (1891-1911)” di Paolo Zucca con il collettivo MIRA (Alessandra Atzori e Milena Tipaldo) e “Il rivoluzionario” di Giuseppe Casu. Le opere sono state volute dalla Fondazione Casa Museo di Antonio Gramsci di Ghilarza per avvicinare soprattutto i giovani alla vita e alle opere del grande pensatore. Alla serata, che sarà moderata da Annamaria Cicerchio, parteciperanno i registi Zucca e Casu e Alessandra Atzori, che del corto di Zucca firma le animazioni.

“Infanzia e Gioventù di Gramsci (1891-1911)” è infatti un cortometraggio animato  che propone una narrazione sintetica e romanzata dei primi vent’anni della vita di Antonio Gramsci, dalla nascita alla partenza per Torino.  La tecnica utilizzata è quella del “cut out”, una sorta di découpage che assembla creativamente elementi grafici e pittorici con fotografie d’epoca, documenti di archivio, reperti museali, oggetti reali e immagini filmiche. In particolare per il lavoro di ricerca visiva e storica, il cortometraggio si è avvalso della collaborazione di numerose istituzioni pubbliche e private.

“Un impulso partito dalla lettura di un testo biografico ha suscitato in me un ricordo personale, seguito da un’immagine estranea alla mia memoria. Da quel momento è cominciato un viaggio tortuoso che mi ha portato a realizzare un film breve della durata di 10 minuti” così Giuseppe Casu racconta la genesi del suo “Il rivoluzionario”, girato nel 2023 e che sarà presentato al pubblico per la prima volta a Ghilarza.

La serata si chiuderà con “Visioni sarde”, una selezione di corti prodotti in Sardegna e che fa tappa a Ghilarza dopo i tantissimi appuntamenti nell’isola e in giro per il mondo. A introdurli sarà Enzo Cugusi, che di “Visioni sarde” è uno degli animatori. I corti che saranno proiettati sono “Il Pasquino” del Collettivo Mira, “Fratelli” di Matteo Manunta, “Shakespeare in smoke” di Francesco Cocco, “Come siamo diventati” di Christiano Pahler e “S’ozzastru” di Carolina Melis.

La giornata di sabato 26 si aprirà con “Gramsci in Ghilarza”, uno speciale tour che toccherà i luoghi cari all’intellettuale e politico. Ad accompagnare i visitatori saranno Maurizio Pretta, Ornella Piroddi Giacomo Casti. Appuntamento a partire dalle 11 dalla Torre Aragonese.

“Beni comuni, bene comune” sarà invece il tema dell’incontro in programma alle 17 sempre alla Torre Aragonese e che vedrà protagonista l’economista Vittorio Pelligra, in dialogo con la giornalista Elsa Pascalis. Nell’occasione Pelligra (professore ordinario di Politica economica all’Università di Cagliari e direttore del comitato scientifico e di indirizzo della Scuola di Economia Civile) presenterà il suo libro “La cura delle radici”, edito da Avvenire e Vita e Pensiero, in cui Pelligra mostra come sia possibile mitigare le tragedie dei beni comuni a cui assistiamo continuamente, e alleviare le patologie della fiducia, che prendono la forma di opportunismo, diffidenza e tradimento. Questa cura nasce dalle scelte e dall’impegno dei singoli ma per essere veramente efficace deve, necessariamente, trasformarsi in norme, leggi e istituzioni.

Domenica 27 aprile ricorre l’ottantottesimo anniversario della morte di Antonio Gramsci. Come ogni anno, la Fondazione Casa Museo di Antonio Gramsci di Ghilarza renderà omaggio alla tomba della madre dell’intellettuale, Peppina Marcias, in una cerimonia che, a partire dalle 9.30 al cimitero di Ghilarza, vedrà presenti anche i pronipoti di Gramsci (figli di Antonio Jr) , Galatea e Tarquinio Gramsci.

Il programma domenicale della Settimana Gramsciana proseguirà poi con tre appuntamenti. Si parte alle 18 alla Torre Aragonese con la presentazione del libro a fumetti “La Costituzione spiegata ai fascisti” di Antonio Cabras (in dialogo con Laura Fortuna) e continuerà alle 19 con una degustazione dei vini dell’etichetta Corona Ruja curata da Ivan Deriu.

La serata si chiuderà alle 21 all’Auditorium comunale con “L’eredità delle donne di Casa Lussu. Joyce Lussu e Giovanna Serri”, un reading musicale di Claudia Crabuzza, con Claudia Crabuzza (chitarra e voce) e Dilva Foddai (organetto e voce recitante). Lo spettacolo sostituisce il già annunciato “Gramsci Gay”, che non potrà andare in scena per un’indisposizione dell’attore protagonista.

“L’eredità delle donne di Casa Lussu. Joyce Lussu e Giovanna Serri”, prodotto da da Archivi del Sud intreccia le letture di alcuni brani tratti dall’opera e le canzoni originali composte dall’autrice su testi dei poeti Nazim Hikmet e Agostinho Neto (tradotti da Joyce Lussu) e i versi in sardo di Orlanda Sassu e Efisio Sanna. Lo spettacolo mette in luce il rapporto tra Joyce Lussu e Giovanna Serri, l’una attivista e intellettuale, compagna di Emilio Lussu, l’altra contadina e tessitrice, che ha gestito per cinquant’anni la casa e i terreni della famiglia Lussu. Insieme a loro si scopre il patrimonio culturale e storico del paese di Armungia, con l’esperienza virtuosa dei musei locali, e della casa, oggi abitata dai nipoti delle due donne. Una storia che si può leggere come un saggio di ricerca o come un romanzo, una saga familiare dove il genius loci della casa sembra guidare le vicende umane in direzioni contrarie e anticonformiste.

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