di Alessandra Piredda
“La mia fortuna è stata quella di aver sempre saputo cosa volevo fare da grande. Non ho mai ascoltato nessuno e ne sono felice perché oggi faccio il lavoro che ho sempre sognato” dichiara l’attrice comica Alice Mangione a Sardinia Post. Il suo debutto da giovanissima al fianco di Maccio Capatonda le ha aperto la strada verso il successo con la vittoria del Festival del Cabaret a Milano nel 2006 e poi quello del Cabaret in Rosa nel 2009. Con il marito e comico Gianmarco Pozzoli ha ideato e realizzato ‘The Pozzolis Family’, sketch di vita quotidiana (che raccontano le problematiche legate alla genitorialità) sul canale YouTube con 130 mila iscritti e 1 milione di follower sulla pagina di Facebook.
La comica e volto noto della seconda edizione ‘Lol, chi ride è fuori’ sarà oggi (sabato 8 febbraio alle 21) la protagonista a Campidarte, (l’innovativo agriturismo culturale di Ussana) del secondo appuntamento in scaletta per la rassegna teatrale ‘Spettacoli Invernali’, ideata dall’agenzia milanese ‘Savà Produzioni Creative’.
Che cosa significa fare stand up comedy oggi in Italia?
“Per me è liberatorio, è uno strumento che mi permette di sentirmi libera, è catartico. Sul palco non esiste il genere maschile o femminile ma solo l’ispirazione e io mi diverto molto. Ci sono dei momenti in cui ho bisogno di ricaricarmi e lo faccio anche fuori dal palco, insieme alla mia famiglia. Ma questo mestiere è una magia che vorrei non finisse mai. I primi quarant’anni li ho fatti guardando l’area, i prossimi li voglio fare nel dettaglio”.
Nel manifesto dello spettacolo lei è rappresentata come l’Imperatrice, uno dei ventidue Arcani Maggiori dei Tarocchi in chiave moderna.
“È un’imperatrice più attuale la mia. L’Imperatrice rappresenta il potere femminile. Con un microfono poi questo potere è amplificato. Ho pensato inizialmente di aiutarmi con i Tarocchi per costruire la mia scaletta. Mi sono messa a studiare e ho approfondito con quelli di Alejandro Jodorowsky. La psicomagia di cui lui parla mi ha affascinato. Poi ho comprato quelli di Rider Waite, che porto sempre con me, li trovo magnifici. Le mie sono letture amatoriali però a volte ci azzecco. Sono da sempre un’amante dei simboli e del simbolismo. Tendo a concentrarmi sulle cose belle e in questo i tarocchi mi aiutano tanto”.
Esiste una figura dalla quale trova maggiore ispirazione?
“Certo, esiste eccome e quest’anno tornerà a Sanremo, si chiama Antonella Clerici. Quando ero piccola dicevo che di mestiere avrei voluto fare ‘AntonellaClerici’. Lei, sempre così solare e ironica mi ha sempre affascinato. Forse perché fuori dagli schemi della solita presentatrice, ha costruito un modello di donna per me vincente. Per quanto riguarda l’ispirazione ‘rubo’ da tutti, in maniera molto democratica. Non mi innamoro mai dell’artista, ma delle sue opere e di ciò che porta sul palco”.
Ospite a Campidarte per la rassegna ‘Spettacoli Invernali’ con ‘Cruda e Nuda’
“Sono felice di tornare in Sardegna, anzi a Ussana. Ci ho messo un pochino per capire come si pronuncia questa località, perciò oggi posso esibirmi tranquillamente senza rischiare figuracce (ride). Mi esibirò con lo spettacolo ‘Cruda e Nuda’ con cui ho iniziato a girare i palchi di tutta Italia, dallo scorso ottobre. Ho dato questo nome al mio spettacolo perché non voglio usare filtri. Mi piace spaziare tra i generi per cui è uno show che cambia sempre e in cui cerco sempre di essere fedele a me stessa. Non devo compiacere nessuno. Mi interessa fare e dire ciò che sento più urgente per me in quel dato momento”.