Arrivederci Here I Stay: salta l’edizione 2013 del festival di musica indipendente

Addio al festival Here I Stay: l’evento dedicato alla musica rock e indipendente che ha animato le ultime estati isolane quest’anno non s’ha da fare. Oggi i ragazzi dell’associazione culturale sventolano bandiera bianca con un comunicato stampa: troppe difficoltà dietro all’organizzazione di una manifestazione di respiro internazionale con un occhio al bilancio e uno alla qualità musicale. Soprattutto quando le istituzioni fanno finta di non sentire le richieste di aiuto.
Il festival ha preso il via con l’edizione 2006 nel club Sleepwalkers di Guspini: tre giorni di musica, gruppi dal vivo e dj, mostre e installazioni, live painting sono la formula che ha caratterizzato tutte le edizioni successive. “Here I Stay” ha ospitato in sette anni di attività circa centocinquanta bands, con nomi di rilievo nella scena nazionale quali Zu, Antonello Salis, Movie Star Junkies, Criminal Jokers, Mojomatics, oltre a una trentina di ospiti internazionali del calibro di Oneida, Bob Log III, Paus, Vado in Messico, Mahjongg, Damo Suzuki, Strange Boys.

Due anni fa le prime difficoltà con le amministrazioni quando il festival, programmato da tempo per la fine del luglio 2011 al Pozzo Gal di Arbus, era stato annullato a causa di un pasticcio burocratico: nonostante l’associazione avesse seguito l’iter alla lettera, il 28 luglio, un giorno prima dell’avvio della manifestazione, l’amministrazione comunale di Arbus notificava la mancata autorizzazione per il pubblico spettacolo. Questo ha significato un grave danno economico per gli organizzatori, oltre che enormi disagi per pubblico e bands che da tempo avevano prenotato viaggio e alloggio: “Il ristorante sopra il pozzo Gal era stato prenotato per quattro giorni a pranzo e cena”, ci racconta Mattia Mulas, presidente di HIS. “Avevamo occupato case vacanze, campeggi, hotel e b&b della zona: un danno in termini economici enorme sia per noi che per commercianti e strutture ricettive che ci accolgono”.

Nonostante le difficoltà i ragazzi dell’Here I Stay in quei giorni hanno proposto il festival a Cagliari se pure con programma ridotto, mentre l’edizione 2012 si è svolta senza problemi a Monastir, nel parco di Santa Lucia. “Con le sole nostre forze per anni abbiamo portato turismo e ricchezza nei territori che ci hanno ospitato, all’interno del festival non ci sono mai state manifestazioni di violenza o maleducazione, abbiamo sempre avuto un pubblico stupendo che ogni anno ha capito cosa stava creando insieme a noi, ma ora questo non è più sufficiente per permetterci di andare avanti” si legge nel comunicato. “Per noi è stato un anno complicato e numerose sono le ragioni che ci hanno portato a prendere questa dolorosa decisione. Il festival è sempre stato un momento in cui far confluire tutte le energie accumulate in un anno di lavoro, durante il quale cercare di mettere in luce le band sarde che più ci piacciono, facendole suonare in un’unica festa con nomi della scena indipendente nazionale e internazionale, un momento in cui divertirci insieme al pubblico, facendo la cosa che più ci piace. Oggi purtroppo il nostro entusiasmo per la realizzazione del festival è scemato e non solo per causa nostra. Le condizioni per far arrivare in Sardegna un pubblico nazionale ed internazionale, indispensabile per un festival come il nostro, sono proibitive e il supporto di chi ci ha sempre seguito non è più sufficiente a sostenere le spese di un evento che voleva crescere e migliorarsi di anno in anno”. E le amministrazioni pubbliche, che pure avrebbero potuto sostenere se pure in minima parte le spese del festival, sembrano assenti: “In questi anni non hanno mai dimostrato di credere nel nostro progetto a parte in qualche rarissimo caso, sottolinea Mattia Mulas, offrendoci una piccolissima parte del loro tempo e cercando il più possibile di togliersi ogni responsabilità dall’organizzazione e gestione dell’evento. E poi, diciamocelo chiaramente, è anche a causa dell’incompetenza e della poca lealtà di alcuni amministratori se ci ritroviamo in questa situazione. Sicuramente ci saranno in giro per l’isola amministratori molto validi e leali, pronti a credere in progetti sani e fuori da ogni logica di guadagno personale o spot elettorale, ma noi non li abbiamo mai trovati”.

Francesca Mulas

(foto Nicola Massa)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share