Olzai
Il paese. Boschi di roverelle caratterizzano i dintorni di questo centro barbaricino. Le case e le strade dalla parte storica, in gran parte di granito, rendono suggestivo e particolarissimo il cuore del paese. Tra le chiese da visitare quella parrocchiale di San Giovanni Battista (XV secolo) e quella di Santa Barbara (costruita tra XIV e il XV secolo) dove è possibile ammirare il retablo del Maestro di Olzai, dedicato alla peste. Un altro interessante retablo, che ha per oggetto la Sacra Famiglia, è custodito nella chiesetta di Sant’Anastasio (XII secolo). Il paese è attraversato dal Rio Bisine, con il suo argine artificiale, in granito, che risale agli anni Venti del secolo scorso. Lungo il corso del torrente si incontra su Mulinu vezzu, un antico mulino ad acqua considerato un esempio di architettura preindustriale. Nel Parco comunale Gulana è possibile invece ammirare Su nodu ‘e su malune una roccia che rappresenta un vero e proprio monumento naturale. Carmelo Floris, pittore e incisore vissuto tra il 1891 e il 1960 è uno dei personaggi più noti di Olzai. La sua abitazione, acquisita dal Comune è diventata una casa museo a lui dedicata. La pinacoteca Floris si trova invece nell’ex asilo di San Vincenzo, qui si possono vedere le opere di altri importanti artisti sardi.
Le Cortes a Olzai cominciano venerdì 21 novembre dalle 15 in piazza “Su Nodu Mannu”. Prevista la presentazione del libro di Grazia Dore “Villaggio” e altri racconti. Sabato lavorazione e degustazione dei pani tipici di Olzai (Su pane fresa e pane modde) negli antichi forni del paese. Alle 10 la cerimonia di premiazione degli artisti della biennale dell’incisione italiana nel salone casa Mesina. Nell’antico mulino idraulico sul Rio Bisine è invece in programma una dimostrazione delle tecniche di molitura del grano “Capelli” coltivato nei campi di Olzai.
Nell’antica sede della Società di Mutuo Soccorso del Bestiame di Olzai, in piazza Sant’Antonio sarà possibile vedere come un tempo avveniva la lavorazione dell’asfodelo e una esposizione di antichi manufatti di uso comune della tradizione contadina (iniziativa a cura della Pro Loco Bisine). Nel pomeriggio animazione nel centro storico con l’esibizione degli allievi del corso di organetto della scuola civica di musica dell’Unione dei Comuni Barbagia. Nel corso della giornata potranno essere gustati i prodotti tipici locali nei vari punti di ristoro collocati nelle vie del paese. Tra i luoghi da visitare la Casa Mesina, in via Sant’Anastasio dove, come detto, saranno esposte quaranta opere realizzate da maestri dell’arte incisoria italiana, la Pinacoteca Carmelo Floris in piazza San Giovanni. Nella sala consiliare sarà invece possibile ammirare i dipinti a olio di Enrico Piras dedicati a Olzai. Previste inoltre visite guidate nella casa dell’onorevole Francesco Dore, a cura di Lorenzo Dore e una mostra dedicata alle medaglie sacre dal 1600 al 1900, a cura di Enrico Piras. Per tutta la durata della manifestazione, un trenino percorrerà le vie del centro storico agevolando gli spostamenti dei visitatori . È stato inoltre organizzato un servizio navetta per la visita all’antico mulino ad acqua.
Informazioni. Comune di Olzai, tel. 0784 55001, fax. 0784 55170, web: www.comune.olzai.nu.it,
email: comuneolzai@tiscali.it. Pro Loco Bisine Olzai, tel. 0784 55074, cell. 346 3146374, email: proloco.olzai@tiscali.it.
Per visite guidate: Casa Museo Carmelo Floris e Pinacoteca Comunale, “Carmelo Floris”, Società Su ‘Antaru snc, tel. 348 6094727, email: museocarmelofloris@gmail.com.
Dove dormire e mangiare: “B&B I Limoni” di Barbara Azuni, via Cavour 10, tel. 0784 55290, 349 00889472. “B&B Quattro G” di Giuseppe Saccu, corso V. Emanuele 29, tel. 0784 559030, cell. 338 7609117. “B&B Da Peppina” di Giuseppina Atzori, via Atzuni 8, tel. 0784 55109. “B&B Sole e Luna” di Melis Gabriella, via Pietro Meloni, Satta 6, cell. 349 1590310, email: mariagabriellamelis72@gmail.com. Agriturismo “Agritur Olzai – Su Pinnettu”, località Badu ‘e Carru cell. 368 3655668. “Bar Pizzeria Gardenia” di Franco Noli, via Taloro, tel. 0784 55356, cell. 346 2438260. Punto di ristoro ambulante di Maria Giovanna Sechi, Paninoteca e bibite, tel. 340 2517161.
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Atzara
Il paese. Atzara è circondato dalle colline del Mandrolisai, ricche di vigne che, in questo periodo sono ancora accese dai toni dell’autunno. Il vino che si produce è uno dei prodotti più apprezzati della zona. Il paesaggio alterna boschi e pascoli dove spiccano solitari antichi alberi secolari. Interessanti anche i diversi resti archeologici come quelli che si trovano nella zona di Corongiu Senes, caratterizzata da diverse domus de janas. Numerose anche le tombe dei giganti e i nuraghi, come quelli di Abbagadda e su Pisu e Figus.
Il centro più antico del paese potrebbe risalire al 1000 dopo cristo, nato forse per iniziativa degli abitanti di tre nuclei ormai scomparsi: Leonissa, Baddareddu e Pauli Cungiau. La parte vecchia del paese si caratterizza per le viuzze strette, le case di trachite e granito con particolari elementi architettonici. La chiesa di San’Antioco martire, risale a un periodo compreso tra il XVI e il XVII secolo. La chiesa di San Giorfio è invece del 1200. A pochi passi dal municipio si trova la pinacoteca Antonio Ortiz Echagüe (pittore costumbrista che visse ad Atzara nei primi del 900, incantato dai colori del paese e dagli abiti locali). Era il 1900 quando a Roma, nel corso del Giubileo, l’artista spagnolo Eduardo Chicharro rimase colpito dai vestiti tradizionali di un gruppo di pellegrini atzaresi e decise di raggiungerli in Sardegna, seguito da Ortiz Echagüe. Nel museo, nato per volontà del pittore atzarese Antonio Corriga, scomparso nel 2011, sono conservate diverse opere realizzate nel corso del secolo scorso fino ai nostri giorni. Oltre ai costumbristi spagnoli sono ben rappresentati Antonio Ballero, Giuseppe Biasi, Filippo Figari e Mario Delitala.
Le Cortes di Atzara aprono nella mattinata di sabato 22 novembre nella sede della Pro Loco con l’inaugurazione della mostra “Trastos de ‘omo”, sulla storia di Atzara dalla prima metà del 1900. Nel pomeriggio verranno esposte al pubblico le opere degli artisti che hanno partecipato al concorso dedicato ai Murales, prima di una serie di iniziative che ha l’obiettivo di comunicare i momenti più sentiti della comunità di Atzara. Il tema della prima edizione sono i colori della festa. Domenica alle 11 nella sede del Museo del vino c’è “Santu Andria”, apertura della prima botte di vino nuovo. Il Coro Polifonico di Atzara e la musica degli organetti risuoneranno lungo il percorso delle Cortes. Nel corso della manifestazione sarà possibile vedere una mostra del costume atzarese promossa dal Gruppo Folk di Atzara: saranno esposte le versioni maschile e femminile di questi antichi abiti, declinate a seconda dei momenti che caratterizzavano la vita degli abitanti. La mostra sarà ospitata nella casa Demurtas che risale ai primi anni del secolo scorso. Previsto anche un laboratorio dove abili artigiani e bambini collaboreranno insieme per illustrare le tecniche della fabbricazione dei mattoni di fango. Nel Museo “Antonio Ortiz Echague”, potrà visitata la mostra “Incontro tra colore e materia”, personale dedicata a Marco Pili nell’ambito del progetto “Sartegna contemporanea”. Presso La Robbia, Laboratorio Tinture Naturali e Arti Applicate, ci saranno invece dimostrazioni sull’uso della tintura naturale con piante tintorie storiche (appuntamenti sabato dalle 17.00 e domenica dalle 11.00). Nella Casa del pane”, le massaie mostreranno infine le fasi della lavorazione del pane tipico atzarese, dall’impasto alla cottura nel forno a legna. Lungo tutto il percorso saranno organizzate le dimostrazioni del ricamo a mano, della vinificazione, della distillazione dell’acquavite e della preparazione dei dolci tipici.
Informazioni. Comune di Atzara, web: www.comune.atzara.nu.it, tel. 0784 65205. Proloco Atzara
cell. 339 3561113. Museo Antonio Ortiz Echagüe, tel. 0784 65508, cell. 347 7983242, email: pinacotecatzara@tiscali.it.
Dove mangiare e dormire: Agriturismo “Su Zeminariu”, tel. 0784 65235, Ristorante Pizzeria “Al Vecchio Mulino”, tel. 0784 65400.
Ulteriori informazioni sulle iniziative dell’Autunno in Barbagia: www.cuoredellasardegna.it
Lucia Fanelli