Cinema, ecco i vincitori del Solinas. Cerimonia del premio a La Maddalena

Il concerto di “Musica Nuda” di Petra Magoni (voce) e Ferruccio Spinetti (contrabbasso) ha aperto la cerimonia di premiazione del Solinas 2019 che si è tenuta a La Maddalena. Tre i concorsi: il ‘Premio Franco Solinas’, il ‘Solinas experimenta serie’ e il ‘Solinas documentario per il cinema’. Nella prima categoria ha trionfato ‘L’angelo Infelice‘ di Paolo Strippoli, Jacopo Del Giudice e Milo Tissone: “Attraverso una narrazione di genere sospesa e carica di mistero gli autori tratteggiano la figura perturbante di un angelo innocente e mostruoso difficile da dimenticare. E affrontano così il tema del dolore, come pena ma anche come tappa ineludibile della vita di ognuno di noi”. Il vincitore porta a casa mille euro. Poi sono state assegnate delle borse di sviluppo per un ammontare complessivo di 4.000 euro da suddividere tra i finalisti.

La giuria ha assegnato una menzione speciale ad ‘Alice’ di Elenora Bordi e Giulia Camilla Pace, “perché è una storia che dà vita a due personaggi femminili non convenzionali, non rassicuranti, non conciliatori. Uno sguardo irriverente sulle relazioni familiari. Con l’auspicio che le autrici sappiano conservare in un successivo sviluppo la freschezza e il brio del soggetto”. La giuria ha deciso all’unanimità di arricchire il concorso con una Menzione speciale al miglior progetto in fase di sviluppo che è stato assegnato a ‘Elastici’ di Luca Giordano  con questa motivazione: “Per la capacità di raccontare con un linguaggio essenziale ma fortemente evocativo come un gesto d’amore possa diventare violenza quando si trasforma in ossessione. Uno sguardo scomodo su un rapporto madre-figlio così profondo e distruttivo che ha rari precedenti nel nostro cinema”.

Per la categoria “Experimenta serie” la giuria ha stabilito che il progetto vincitore verrà opzionato dal Premio Solinas per la realizzazione di un pilota di serie da 25 minuti, con un budget di 120mila euro. Ha vinto ‘Cabala’ di Francesco Toto, “Per essere riuscito a trattare un tema filosofico urgente e contemporaneo, il bisogno di credere, in una chiave moderna e sorprendente, con una collana antologica che brilla per varietà di temi, generi, ambientazioni e con una eccellente caratterizzazione dei personaggi, profondi, sfaccettati e tridimensionali”

La giuria ha deciso di assegnare due menzioni speciali. Una per ‘Autogol’ di Ivan Pavlovic ,“Per aver raccontato il calcio femminile, recentemente salito alla ribalta, usando una cornice originale e inedita, un paesino del Nord Italia, attraverso un gruppo eterogeneo di donne, eterne fallite, alla ricerca di una possibilità di riscossa; si segnalano in particolare i toni dolceamari della storia e i dialoghi brillanti ed efficaci, in grado fornire uno spaccato moderno e realistico di diverse generazioni femminili”.

Una menzione speciale a ‘Il Meccanismo di Kozai’ di Emanuele Sana, “Per aver disegnato con efficacia due personaggi al limite, vittima e carnefice, i cui ruoli si fondono e si confondono e portano alla costruzione di un rapporto intenso e profondo. Colpisce la cornice del piccolo paese in cui è inserita la narrazione e la missione che il protagonista si è autoinflitto, ricondurre a casa sane e salve persone ubriache”.

Infine la categoria del documentario per il cinema, in collaborazione con Apollo11, con un premio da 6mila euro e borse di sviluppo di 4mila euro suddivise tra i finalisti. Hanno vinto ex-aequo ‘Non è Roma’ di Virginia Eleuteri Serpieri e ‘Se non mi odi non mi ami’ di Gianandrea Caruso, perché sono “due progetti che avventurandosi nel discorso amoroso esplorano forme e linguaggi diversi del racconto del reale. Dall’intimità dolente del lutto al sentimento anarchico distruttivo”. Menzione speciale ad ‘Andata e ritorno’ di Gianluca Matarrese e Mattia Colombo “perché è un progetto che nella forma del Road Movie cerca di trovare un’immagine al nomadismo contemporaneo e alle scelte obbligate dal miraggio della stabilità”.

A consegnare i premi dei tre concorsi sono stati Francesco Solinas, presidente onorario del Solinas, il regista Michael Hoffmann, Annamaria Granatello, direttore artistico del premio, il vicesindaco di La Maddalena Massimiliano Guccini, insieme ai giurati dei tre concorsi.

L’assessore regionale alla Cultura Andrea Biancareddu: “Sono contento che il Premio Solinas si svolga ancora nella nostra terra. È una vetrina importantissima che permette di valorizzare e far conoscere ancor di più il territorio oltremare anche grazie all’attenzione per gli ospiti nazionali e internazionali. Crediamo nello sviluppo del cinema in Sardegna e nelle attività della Fondazione Sardegna Film Commission tanto da programmare nell’immediato 6,5 milioni per i vari interventi”.

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