Non capita tutti i giorni che un mecenate decida di regalare 100mila euro a un progetto culturale. L’associazione DoppioZero, in collaborazione con altri partner finanziatori, sta facendo proprio questo, premiando con quella cifra il progetto che risulti avere, carte alla mano, il maggior impatto sociale e una vera sostenibilità economica. Tra i trentadue concorrenti c’è anche Lìberos, la rete editoriale sarda che raccoglie 145 operatori e migliaia lettori, che in questi mesi ha fatto molto parlare di sé i giornali come nuovo modello di riorganizzazione culturale sostenibile. Grazie al voto dei sardi Lìberos è in testa alla classifica, ma si vota ancora fino al 13 gennaio e la partecipazione popolare è indispensabile per dimostrare di avere un effettivo impatto sociale sul proprio territorio. La disfida è con progetti popolarissimi come il Teatro Valle o realtà molto radicate come la torinese casa del quartiere di San Salvario o il napoletano rione Sanità. Per questo motivo venerdì 11 gli operatori di Lìberos hanno indetto un “Vote Day – Die de votu” in tutta la Sardegna, che vedrà coinvolte in prima fila le decine di librerie del circuito, trasformate in urne telematiche per un giorno. I lettori (se non lo hanno già fatto da casa sul sito www.che-fare.com/progetto/lìberos) potranno esprimere direttamente in mezzo ai libri la propria preferenza per il progetto sardo. A Cagliari si vota, oltre che nelle librerie, anche al corpo aggiunto della Facoltà di Lettere e Filosofia, durante l’incontro delle 17:30 tra Francesco Abate e Valerio Mastandrea, che sostengono il progetto; a Sassari si vota alla libreria Koiné e a Nuoro alla libreria Mondadori; il resto delle librerie aderenti è sul sito Liberos.it. Il progetto vincitore verrà proclamato il 29 di gennaio e “in quella data” – commenta Michela Murgia, presidente dell’associazione Lìberos – “speriamo di poter dire che quei soldi sono arrivati all’isola, che mai come oggi ha avuto più bisogno di coesione culturale e risorse per sostenerla”.
(foto di Alessandro Cani)