“Una manifestazione che da anni è capace di portare nel territorio del Sulcis-Iglesiente il meglio della cinematografia contemporanea e indipendente”. Così l’assessora regionale della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport Ilaria Portas ha definito la nuova edizione del “Carbonia Film Festival”, in programma da mercoledì 13 a domenica 17 novembre. La manifestazione, organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema e Csc Cagliari della Società Umanitaria – Cineteca Sarda, insieme alla Regione Autonoma della Sardegna e al Comune di Carbonia, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission, in collaborazione con lo Sbis è stata presentata oggi, acanto all’assessora regionale erano presenti il sindaco Pietro Morittu e l’assessora alla Cultura Giorgia Meli.
Il Carbonia Film Festival “è riuscito a valorizzare un intero territorio – scrive l’assessora sulla pagina Facebook -portando all’attenzione nazionale anche le sue risorse culturali e la sua storia unica di laboratorio antropologico e sociale, che ha permesso l’ incontro tra persone giunte da diverse aree del Paese, per lavorare nei bacini minerari. E non è forse un caso che le due tematiche al centro del Festival siano proprio lavoro e migrazione: categorie capaci di raccontare una memoria impressa nella storia del territorio ma attualissime anche per leggere la contemporaneità internazionale”.
“Carbonia Film Festival – precisa l’esponente della Giunta Todde – si inserisce per altro nell’ambito più ampio del finanziamento cineportuale erogato dall’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna di cui gode il Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria. In questo senso anche il Carbonia Film Festival da semplice evento è capace di essere la grande vetrina di un lavoro che meritoriamente il Centro di Servizi Culturali e le sue operatrici e operatori svolgono durante un intero anno, promuovendo la cultura audiovisiva, concentrandosi sul lavoro di film literacy con le scuole e la formazione di alto livello con i giovani filmmakes e producendo nuova memoria audiovisiva capace di raccontare la Sardegna”.
“Si tratta di una bellissima iniziativa, un format collaudato e a tutto tondo, che contempla oltre al cinema e ai film una serie di eventi collaterali come mostre fotografiche, masterclass, iniziative musicali ed aperitivi sonori che animeranno la nostra città e coinvolgeranno i giovani di Carbonia e del territorio – ha sottolineato il sindaco Pietro Morittu -. L’iniziativa organizzata dalla Società Umanitaria, che ringraziamo per il grande impegno che quotidianamente profonde per iniziative di alto livello culturale, rappresenta un evento importante che vedrà la città di Carbonia, per 5 giorni, essere un polo cinematografico di rilievo nazionale ed internazionale”.
La manifestazione, sotto la direzione artistica di Francesco Giai Via, ospiterà alcuni dei rappresentanti più significativi del cinema italiano e internazionale.
Saranno a Carbonia Milad Tangshir, regista di Anywhere anytime, in dialogo con Daniele Gaglianone in veste di co-sceneggiatore del film. Gaglianone sarà inoltre protagonista del secondo importante momento del festival, in occasione dell’anteprima di Sembrava non finire mai, alla presenza di due delle registe, Erica De Lisio e Chiara Stravato, realizzata in collaborazione con Modena Via Emilia Doc Fest. E poi ancora il regista Mohamed Jabaly, autore e protagonista del toccante Life is beautiful; Rosa Palasciano, straordinaria interprete di Taxi monamour; Francesco Costabile, autore di Familia, tra i titoli più amati all’ultima Mostra del Cinema; Silvia Luzi e Luca Bellino, che racconteranno la loro seconda regia di fiction con Luce; la regista Isabella Mari, in dialogo con la produttrice Claudia Canfora, e ancora i registi ospiti dello Spazio Sardegna Stefano Cau, Mario D’Acunto e Gabriele Pappalardo. Tra gli altri appuntamenti imperdibili del Festival, il cantautorato gentile di Dente con lo spettacolo Iperbolica – Lettura e canzoni tra le stelle e il mare, l’incontro con Deka Mohamed Osman e Munir Derbal, vincitori della seconda edizione del concorso fotografico Sguardi plurali sull’Italia plurale, e la presentazione della graphic novel Nato in Iran, alla presenza dell’autore Majid Bita, un toccante racconto autobiografico ambientato a Teheran in cui la vita familiare del protagonista diventa storia collettiva.