Miglior documentario italiano: “Capo e Croce. Le ragioni dei pastori“, di Marco Antonio Pani e Paolo Carboni, ha conquistato ieri il primo premio nella sezione Concorso Documentari Italiani alla diciassettesima edizione del Film Festival di Torino.
Il documentario, costruito attorno a tre anni di lotte del Movimento Pastori Sardi con fotogrammi che raccontano momenti duri e altri di riflessione, di narrazione di una cultura, comunque, in via di trasformazione, è stato premiato con queste motivazioni: “Per la capacità di armonizzare la cronaca della protesta con l’evocazione antropologica delle matrici di un popolo pastore, producendo momenti di forte empatia per l’intensità dell’autonarrazione. Per la volontà di restituire centralità a una condizione esistenziale da sempre estromessa dalle culture urbane. Per la qualità di una fotografia in bianco e nero che rivela la dimensione epica di queste figure, protagoniste di un conflitto che ci coinvolge tutti, ma che la politica nazionale tenta di relegare a un problema regionale”.
“Capo e Croce” è prodotto da Aereavisuale in associazione con l’Istituto Superiore Regionale Etnografico e il sostegno della Società Umanitaria-Cineteca Sarda. Dopo il premio ricevuto al festival torinese la prossima tappa per il film di Carboni e Pani sarà la proiezione all’EtnoFilmFestival di Monselice dal 19 al 22 giugno.