Una linea di abbigliamento che ‘cita’ le miniere del Sulcis e i tappeti sardi: la collezione di un brand americano con due designer di Santadi

di Andrea Tramonte

Piccole architetture che richiamano l’archeologia mineraria del Sulcis o luoghi sacri come il pozzo di Santa Cristina e pattern geometrici che si ispirano alla tradizione tessile dell’Isola sembrano nuotare in un mare dal colore intenso, turchese. L’approccio grafico di Bruno Savona e Martina Silli – coppia di designer di stanza a Santadi che lavorano col nome di Heart Studio – incontra lo stile di Roark, brand americano legato al mondo street e alla cultura del viaggio e degli sport in mezzo alla natura. Dal confronto è nata una collezione dedicata alla Sardegna, distribuita in tutto il mondo, con un primo lancio nei giorni scorsi – camice, costumi da bagno, vestiti da donna, pantaloni, cappellini – e un secondo che arriverà a breve.

La collaborazione nasce un po’ per caso quando i titolari del marchio di abbigliamento sono arrivati in Sardegna – e per la precisione a Ulassai – per una serie di attività di arrampicata nei Tacchi ogliastrini. “Nel loro concept danno molta attenzione al tema del viaggio – raccontano Martina e Bruno – e quando si innamorano di un posto cercano designer locali per creare qualche capo che richiami i luoghi dove sono stati”. Il risultato in genere si traduce in una maglia, una camicia, ma con Heart le cose sono andate un po’ diversamente. “Abbiamo proposto talmente tante idee che alla fine hanno deciso di studiare una collezione maschile e femminile insieme a loro”, raccontano i due designer.

La necessità del brand americano era quella di raccontare la Sardegna in una certa maniera e Bruno e Martina hanno seguito le loro inclinazioni, un modus operandi che parte sempre dall’osservazione di quello che hanno intorno: il paesaggio in primis, l’archeologia dell’Isola, la sua tradizione artigiana, il tutto tradotto attraverso un approccio grafico astratto e geometrico. “Le ispirazioni sono arrivate dal territorio – raccontano -: ci sono richiami alla Laveria Lamarmora e a Porto Flavia, ai pattern dei tappeti sardi, alla natura e ai luoghi sacri. Anche i colori “parlano” di Sardegna, dal turchese del mare al giallo della sabbia. E poi la terra, le piante”.

La collaborazione è maturata a distanza ma poco tempo fa una parte del team di Roark ha fatto loro visita a Santadi. “E’ stata una cosa bella e un po’ folle – raccontano -: avevamo in casa 15 americani arrivati in paese per conoscerci e scoprire insieme a noi i luoghi che ci hanno ispirato per la nostra collezione. C’era anche Jamie Thomas, uno degli skater più famosi al mondo che è anche testimonial del loro brand, che prima di raggiungerci ha skateato al Bastione a Cagliari. Da queste cose capisci la loro curiosità, un approccio quasi investigativo: quando raccontano le loro collezioni vogliono conoscerne l’origine, la cultura e il paesaggio che le ha ispirate”. 

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