Cagliari, l’arte nei quartieri periferici. Arriva ‘Circhendi’, tra circo e teatro di strada

Portare l’arte nelle strade dei quartieri periferici di Cagliari. È questo il primo obiettivo di “Circhendi”, il festival di circo contemporaneo e teatro di strada, progetto ideato e diretto dall’associazione culturale Teatro del Sottosuolo, nell’ambito del programma “Cagliari dal vivo 2022”. Tutti gli spettacoli in programmazione sono gratuiti.

Dopo i primi appuntamenti caratterizzati dalle parate nei quartieri Monte Mixi, Cep, Sant’Elia, Is Mirrionis e San Michele, è il Villaggio pescatori di Giorgino a fare da cornice alla manifestazione, ospitando il tendone della compagnia “Circo El Grito” che porterà in scena Johann Sebastian Circus. Si tratta di uno spettacolo onirico e visionario, punto di incontro del circo contemporaneo, attraverso danze, giocolerie e acrobazie e della musica. Sino al 27 novembre, sempre nello scenario di Giorgino, sono previste esibizioni di artisti internazionali e sardi tra i quali Andrea Farnetani, Fabrizio Solinas, Los Gonzalos, Silvia Bandini, la compagnia Oltrenotte e gli artisti del Teatro del Sottosuolo.

“Circhendi ha l’obiettivo di generare nuove forme di interazione e scambio nel disordine urbano – spiegano gli organizzatori – non limitandosi a rappresentare solo un’occasione di spettacolo e di intrattenimento per il pubblico”. Per questo motivo, a settembre, ci sono stati incontri e attività con i Centri di quartiere per coinvolgere gli abitanti e favorire l’inclusione sociale. Tra questi, il laboratorio di giocoleria funzionale e inclusiva, tenuto da Lapo Botteri al MuBe di Mulinu Becciu e allo StraKrash di Is Mirrionis e il laboratorio Tableaux Vivant, di Chiara Giuliani, al centro culturale La Vetreria di Pirri. “Con questo festival intendiamo proporre e riscoprire diversi luoghi e persone delle periferie della città, utilizzando la formula dell’offerta libera e consapevole agli spettacoli come da tradizione dell’arte di strada. Crediamo che la cultura debba essere libera ed inclusiva, chiunque potrà contribuire al cappello dell’artista a seconda del suo apprezzamento e delle sue possibilità”.

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