Berchidda capitale felice della musica: entra nel vivo il Time in Jazz 2013

Time in Jazz, Berchidda 2013, e i suoni sostenibili del Jazz. La ventiseiesima edizione del festival entra in questi giorni nel clou dei suoi eventi più importanti. Davvero impressionante il calendario degli eventi con un’organizzazione di livello che per una settimana all’anno trasforma Berchidda, e tutto quello che tocca, nella capitale felice del Jazz. Da quando Paolo Fresu si è messo a suonare la tromba in tutto il mondo sembra che in tutta la Sardegna si sia sempre suonato ed ascoltato il Jazz. Si potrebbe dire che ormai è diventato un fenomeno normale da queste parti, ed ogni anno a Berchidda si rinnova quello che Paolo Fresu, direttore ed ideatore del Festival fin dal lontano 1988, continua a chiamare il ‘miracolo di Berchidda’. Ma a ripercorrere le varie tappe della storia del Festival, fin dai manifesti retrodatati, si vede che nulla è stato facile. A partire dai problemi logistici ed economici che si scontrano con una burocrazia macchinosa in Sardegna, i ritardi dei finanziamenti pubblici, che farebbe arenare nelle secche dell’assurdo anche una manifestazione già consolidata se non fosse che Time in Jazz vive anche del congruo supporto privato. Comunque sia, Time in Jazz, è una realtà: consapevole d’esserlo. Durante il Time in Jazz a Berchidda si suona tutto il giorno, con l’ordine di cinque concerti regolari (e diffusi nel territorio) divisi tra mattina, tardo pomeriggio, sera, notte e notte inoltrata. Se a questo si uniscono le attività collaterali, laboratori, mostre, esercizi commerciali che fanno felicemente gli straordinari, si capisce non solo la musica anche l’enorme portata culturale che questa manifestazione ha.

La giornata del 13 Agosto, è stata segnata da un concerto memorabile del giovane sassofonista figlio d’arte (di Dewey Redman) Joshua Redman, che in duo con il pianoforte Aaron Goldberg a Telti, ha entusiasmato il pubblico accorso numeroso presso la chiesa di S. Bachisio. Ai piedi della catena montuosa ‘Cuncada di Saurru’, in un ambiente dove gli odori forti della menta e della rosa selvatica si mescolano insieme alle note del pianoforte e del sax tenore. È il luogo perfetto, quello, per rompere il silenzio. Lo sa bene Fresu, ed allora nessuna magia, se non un ritorno, piuttosto, a quei suoni che dialogano con la natura. E tutto improvvisamente torna: i turisti francesi, inglesi, americani vengono presi per mano dalla loro passione per il Jazz, portati lungo i tornanti che si arrampicano in cima al monte, per sentire urlare o sussurrare un sax, o vederlo appassire sulle note più tenui insieme alla melodia più limpida del piano, oppure cercare il ritmo nel tempo martellante dei tasti bianchi e neri. Joshua Redman è un vero contorsionista del sassofono. Lo si vede mentre mima o canta con lo strumento la musica che suona richiedendo i movimenti di tutto il corpo, come volesse anche danzare. E in questo contesto tutto diventa facile per l’ascoltatore. Forse è per questo che qui tra ginepri, olivastri, lecci e sughere il Jazz è davvero comprensibile a tutti.

In serata altri concerti importanti ieri: ‘Jaques Morelenbaum Cello Samba Trio‘ e a seguire il trio americano ‘Medeski Martin & Wood‘, gruppo simbolo del nuovo jazz elettrico.
Morelenbaum è musicista brasiliano di prima fama: ha lavorato per Sting, Caetano Veloso, Egberto Gismonti, Gilberto Gil, Walter Salles. Ieri ha portato sul palco maggiore di Berchidda un repertorio in cui unisce (insieme al chitarrista Lula Galvao, e alla batteria e percussioni di Rafael Barata) il suono intimo e cameristico del violoncello alla tradizione Samba. Il risultato è stato di apertura delle infinite possibilità dello strumento con un suono e una distinzione di tocco quasi trasfigurante. Il quinto elemento, appunto, il tema del mistico e dello hieron, ‘la cosa divina’, ‘qualcosa che non appartiene al quotidiano’. Jaques Morelenbaum suonerà ancora con una produzione originale di ‘Time in Jazz’ in duo con lo stesso Paolo Fresu la mattina di Ferragosto alle 11, nel sagrato della chiesa di S. Michele a Berchidda.
Questa sera alle 21, 30, invece, salirà sul palco maggiore della Piazza del popolo a Berchidda Joshua Redman Quartet. Entrambi i concerti da non perdere.

Davide Fara

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