Autunno in Barbagia, Cortes apertas a Ovodda e Mamoiada

“Ungrones de bidda” a Ovodda e Sas Tappas di Mamoiada. Sono questi i due appuntamenti in programma per le Cortes apertas dal 7 al 9 novembre.

Mamodiada

Il paese. Nel cuore, Mamoiada è conosciuto noto per le sue misteriose maschere, i Mamuthones e gli Issohadore, protagoniste del carnevale che prende il via il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio. Durante le loro uscite i Mamuthones sfilano lentamente ritmando i passi con il suono dei numerosi campanacci che appesantiscono la loro schiena, gli Issohadore, più agili, li scortano e, con le loro funi, catturano chi assiste al corteo.

Nel centro storico del paese la chiesa di Nostra Signora di Loreto, probabilmente di epoca medievale. Mamoiada vanta numerose produzioni tipiche: pani, vini e dolci, gustosi formaggi e salumi. I dintorni appaiono in parte aspri, granitici, e presentano diversi dislivelli. La zona di San Cosimo invece è ricca di corsi d’acqua e sorgenti. Qui si concentrano molte delle attività agricole e di allevamento che costituiscono una parte importante dell’economia del paese. Diverse le chiesette campestri, tra queste il santuario dedicato ai Santi Cosma e Damiano, sull’altipiano Lidana Marghine, che risalirebbe addirittura al VII secolo dopo Cristo. C’è poi la chiesa di Loret’Attesu, della seconda metà del XVIII secolo. Nei dintorni è possibile visitare numerosi siti archeologici e vedere diversi nuraghi, intorno ad alcuni di essi si trovano i resti di antichissimi villaggi. Interessanti anche le Domus de janas. Da vedere quelle denominate Sas honchèddas de Istevène. Tra i numerosi Menhir, è particolarmente importante quello di Sa perda pintà, istoriato con cerchi concentrici e coppelle.

Il programma delle Cortes di Mamoiada L’inaugurazione della manifestazione è fissata al pomeriggio di venerdì 7 novembre con la presentazione dei prodotti tipici locali e di quelli provenienti dal resto della Sardegna. Apriranno anche le Tappas, ossia i nodi dell’itinerario enogastronomico, delle mostre e delle esposizioni artigianali e delle degustazioni nelle cantine. Verranno quindi attivati tutti i percorsi dedicati all’arte, alla storia e alle chiese. La sera sono previsti momenti di “intrattenimento itinerante”. Sabato mattina nel Centro sociale in via Vittorio Emanuela II si svolegerà il convegno “Il racconto dei Dolci della Sardegna”. In piazza Santa Croce l’Università delle tre età presenta invece “Sguardi sul Mondo” con Slow food ed Equosolidale, visitabile dalle 15 alle 20. Sempre nel pomeriggio di sabato per le vie del centro storico sfileranno i Mamuthones e gli Issohadores bambini, domenica sarà invece la volte dei Mamuthones e degli Issohadores adulti. Durante il fine settimana dedicato alla Cortes di Mamoiada potranno essere visitati il Museo delle maschere mediterranee con l’esposizione di Elvira Giannattasio “GELVISMASCHERAS, quello della Cultura e del Lavoro, il museo Mater dell’archeologia e del territorio. Inoltre sarà possibile ammirare diverse opere di artisti sardi e scoprire il circuito archeologico all’interno del paese con menhir e domus de janas. La Pro Loco promuove invece una mostra fotografica di Pablo Volta, mentre l’associazione Atzeni-Beccoi propone “Moros” di Gina Tondo. In via XX Settembre potrà essere ammirata l’esposizione “Oggetti antichi” di Enrico Angioi. Previste anche delle mostre itineranti dedicate ai tesori naturali, alla flora e alla fauna dell’Isola possibili grazie alla collaborazione con l’Ente foreste della Sardegna.

Dove mangiare e dormire: Ristorante La Campagnola (via Satta, telefono 078456396), B&B Domus Dejana (via Cavour, telefono 3477118845), B&B Sa Perda Pintà (via Nuoro33, telefono 078456689), B&B S’Ortensia (via Giovanni XXXIII 11, telefono 078456257), Il Ritrovo Gastronomia Pizzeria al Taglio Rosticceria (corso V. Emanuele III 101, telefono 3885683057), Pizzeria da Mommo (piazza San Sebastiano 82/A, telefono 078456444), Locanda Sa Rosada (piazza Europa 2, telefono 0784 56713), B&B Da Titina (via Vittorio Emanuele II° 124, telefono 078456065).

Info: www.tappasinmamujada.it, www.museodellemaschere.it, www.mamuthonesmamoiada.it, www.mamuthones.it, Comune di Mamoiada, telefono 0784 569004, Museo delle Maschere Mediterranee telefono 0784 569018, Associazione Turistica Proloco
0784 569032.

Ovodda

Il paese, noto per il grande numero di centenari, sorge alle pendici del monte Orohle, nella Barbagia di Ollolai, non lontano dal massiccio del Gennargentu. I prodotti locali, pane, formaggi, salumi e dolci sono conosciuti in tutta l’isola. Altro piatto tipico sono i pizzudos (simili alle sebadas), fatti con una morbida pasta con dentro formaggio fresco e patate, vengono serviti come primo piatto e cucinati in diversi modi, arrosto, fritti o bolliti. Ai pizzudos gli ovoddesi dedicano ogni anno una sagra. Anche qui è molto sentito il carnevale con i suoi riti, in particolare quelli del mercoledì delle ceneri durante il quale si svolge un corteo in cui i partecipanti hanno il volto annerito dalla fuliggine. Protagonista Don Conte, fantoccio che finisce per essere processato e bruciato. Il centro storico del paese è ben conservato. Interessante la chiesa parrocchiale di San Giorgio che risale al XVII secolo e presenta forme tardo gotiche. Nei dintorni in buona parte boscosi, si trovano diverse testimonianze archeologiche: tra queste i menhir di Predas Fittas e Domosnovas (villaggio abitato anche in epoca romana) e diverse tombe dei giganti visitabili nei pressi della località Su nodu ‘e Lopene. Interessanti anche le le domus de janas nelle località S’abba vo’ada e Ghiliddoe. A circa cinque chilometri dal paese c’è la chiesa di San Pietro che, a fine giugno, ospita un’importante festa. Qui un tempo sorgeva l’antico villaggio di Oleri, oggi scomparso. La chiesetta è stata costruita nel 1474 in ricordo dell’accordo raggiunto tra gli abitanti di Gavoi e Ovodda dopo una lunga contesa per i pascoli circostanti.

Il programma delle Cortes di Ovodda. Anche a Ovodda le Cortes saranno inaugurate venerdì 7 novembre. Protagonisti della giornata i bambini con l’iniziativa “Bibliobus libri itineranti” e il laboratorio manuale “Fare il pane”, a cura dell’amministrazione comunale, della CSB di Nuoro e della Proloco. Sabato alle 10,30 nel Centro di aggregazione sociale verrà aperta la mostra “Sas massarias de su pane”, dedicata agli oggetti per la panificazione e seguita, nel pomeriggio, da “Sa o^tta de su Pane”, momento di sensibilizzazione al consumo del pan’è fressa. Prevista anche una dimostrazione, e degustazione, della preparazione di questo prodotto tipico ovoddese. Alle 11 la sala consiliare ospiterà il convegno “Gli scrigni della storia – Il Patrimonio Archeologico di Ovodda”. Nel corso della giornata sarà inoltre possibile visitare le esposizioni delle lavorazioni artigianali di sughero, granito, pelli e cuoio, costumi tradizionali, launeddas, del fiore sardo DOP e dei dolci tipici. I balli e i canti della tradizione ovoddese accompagneranno i visitatori durante la scoperta delle Cortes. Domenica si ripeteranno le iniziative del giorno precedente, chef esperti prepareranno pietanze con ingredienti locali. Alle 16 è in programma “Su a^ntiu de sas ba^divas” a cura della Compagnia Teatrale Barberi e del Coro Polifonico Zente Sarda di Ovodda.

Dove mangiare e dormire a Ovodda: Agriturismo Perughe di Soddu Gianni, Ex cinema, via Cagliari tel. 347 5240724 – cell. 340 2766795; Agriturismo Badu e H^onne di Alessandro Vacca, località Badu e H’onne tel. 0784 54103 – cell. 347 2543116 /347 2545272; Pizzeria Da Solianu di Soru Stefano, via Vittorio Emanuele, tel. 0784 54284 – cell. 347 5285286; B&B Sos Mazzones di Maccioni Antonio, via Olbia 20, cell. 349 7577843, tel. 0784 54446

Informazioni: Comune di Ovodda, via Sassari 4 tel. 0784 54023, fax. 0784 54475, info@comune.ovodda.nu.it; Associazione turistica proloco, via Sassari 1, cell. 338 2560851.
Ulteriori informazioni sulle iniziative dell’Autunno in Barbagia: www.cuoredellasardegna.it

Lucia Fanelli

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