Belvì
Il paese. È uno dei centri più piccoli della zona, e dà il nome alla Barbagia di cui fa parte. In alta collina, non lontano dal Gennargentu, Belvì è circondato da boschi lecci e roverelle. La fauna è altrettanto varia con donnole, cinghiali, volpi, ghiandaie e altri esemplari interessanti. Suggestivi la vallata denominata S’Isca di Belvì e i tacchi calcarei, tra cui quello di Pitzu de Pranu e la grotta sottostante. Qui sono stati trovati diversi resti che testimoniano la presenza dell’uomo fin dal neolitico medio. L’area è attrezzata per spuntini e picnic. In alcune zone è possibile trovare ancora esemplari di peri selvatici mentre la macchia mediterranea domina una parte dei territori circostanti. Tra le produzioni tipiche quelle di castagne, ciliegie, nocciole e noci.
Come altri centri della zona anche a Belvì passa ferrovia descritta da David Herbert Lawrence nel suo “Mare e Sardegna”. La stazione, piccola e graziosa, merita una visita. Le case di pietra nelle strette stradine del centro storico si caratterizzano anche per i tipici ballatoi in legno. La chiesa parrocchiale, dedicata a Sant’Agostino è probabilmente del Cinquecento. Da vedere anche quelle campestri di San Sebastiano e Santa Margherita. Belvì è anche sede di un importante museo di Scienze naturali: nato nel 1980 per iniziativa dell’associazione culturale Amici del Museo. Nelle sezioni di Paleontologia, Mineralogia, Faunistica, Entomologia, Erpetologia si possono trovare esemplari rari e preziosi.
Le manifestazioni. Le Cortes di Belvì, come sempre dedicate alla scoperta degli antichi giochi barbaricini, aprono nel pomeriggio di sabato 18 ottobre. In serata è prevista la cottura delle castagne nella caratteristica padella gigante, iniziativa che si ripeterà anche domenica. Alle 20.30 Giuliano Marongiu presenta l’iniziativa Eventi di moda e musica in Barbagia, creatività artistiche in passerella, con la partecipazione di diversi artisti e atelier locali. Domenica alle 10,30 l’Associazione Italiana Sport per Tutti di Sassari promuove “Ajò a giogare” seguita dall’esibizione itinerante del Gruppo Folk “Sant’Antoni” di Austis e del Coro Voches ‘e Ammentos de Garteddi. A pranzo degustazione dei prodotti tipici locali. Nel pomeriggio la quinta rassegna regionale di folklore a premi “Sardegna balla”, presentano Giuliano Marongiu e Roberto Tangianu. Per le vie del paese ci saranno iniziative dedicate ai giochi tradizionali che prevedono tra l’altro laboratori, giochi con la fionda (Su tirollasticu), salti con la corda e con gli elastici, campana, competizioni con la tipica trottola Sa Balduffula, gare con i cavallini di canna, corse con i sacchi, tiro etc. Per alcuni giochi sono previsti veri e propri tornei. Nel corso della manifestazione potranno essere visitati il museo di Scienze naturali, quello all’aperto di arte contemporanea Sonos de Linna.
Dove mangiare e dove dormire. Hotel Edera Via Roma, 0784 629898, Agriturismo Aradonì, 0784 629786, Pizzeria Gastronomia “Il Falco”, 0784 629803, Ristorante Edera, 0784 629898.
Per informazioni turistiche è possibile rivolgersi a Servizi Turistici Edera, 338 5626350, Servizi Turistici il “Richiamo di Hospitone”, 324 9270212. Altre info Comune di Belvì, 0784 629216, 331 3922416, 339 7298230, 348 8552478
Orgosolo
Il paese. Su Orgosolo dominano le dolomie e i calcari dell’altopiano del Supramonte che si presta a interessanti escursioni. Lecci, ginepri, roverelle, tassi, alcuni dei quali secolari, e agrifogli caratterizzano il paesaggio popolato da mufloni, cinghiali, gatti selvatici e martore. Anche a Orgosolo sono diverse le testimonianze archeologiche: almeno una trentina i nuraghi, tra i più interessanti quello di Mereu e quello in prossimità della gola di Su Gorroppu detto Presethu tortu, non mancano le domus de Janas e i menhir. Non lontano dal paese invece si trovano i resti di Lacoe, un villaggio che risale al Medioevo. Nel centro abitato con le tipiche strade e case di pietra si può visitare la chiesa parrocchiale di Orgosolo, di epoca bizantina e dedicata a San Pietro. A Orgosolo spiccano i murales dal profondo significato di denuncia sociale: i primi sono stati dipinti negli anni Settanta dal professore Francesco Del Casino e dai suoi allievi della scuola media, in seguito si sono aggiunti quelli di diversi artisti, alcuni dei quali ispirati dalle tradizioni locali. Tra le altre tradizioni quella del canto tipico a tenore, dichiarato dall’Unesco patrimonio orale dell’Umanità. Da segnalare anche l’antico costume orgolese. Particolarmente bello quello femminile con il caratteristico lionzu la benda che incornicia il volto realizzata dalle mani abili e pazienti di una famiglia di artigiane che si tramandano da generazioni questa raffinata tecnica e sono impegnate per garantirne la sopravvivenza.
Le Cortes di Orgosolo aprono sabato mattina con dimostrazioni della lavorazione di formaggio, ricotta, provole e uve promosse dalla Leva 1985. L’associazione culturale Muralas Horte de Sos propone invece un’esposizione costumi tradizionali e utensili, video storici, animazione con canti e balli tradizionali e, naturalmente, una degustazione di prodotti tipici. Da vedere anche l’esposizione fotografica di Gesuino Battasi (in collaborazione con la Biblioteca Comunale) e un interessantissimo spazio dedicato alla filmografia su Orgosolo a partire da Vittorio De Seta, nel museo Miradas. In via Mercato ci sarà invece Tramas de seda una, esposizione dedicata alla tradizione della lavorazione della seta a e alle diverse fasi della lavorazione e della vestizione del costume femminile. Da vedere anche la mostra fotografica sulla vestizione del “Componidori” della Sartiglia di Oristano. Tra le esposizioni quella dedicata ai lavori e ai prodotti della Caritas parrocchiale. Interessante anche il museo del Gipeto e i laboratori di Arteterapia promossi dalla cooperativa Sinergie, mentre nel cortile della Chiesa dell’Assunta sono previste dimostrazioni di doma dei cavalli con il metodo di equitazione ecologico “Elisabeth De Corbieny”. Domenica pomeriggio è in programma la sfilata dei musicisti e delle coppie in costume che partecipano al X festival regionale dell’armonica a bocca, fissato alle ore 16. Seguiranno, nella chiesa del Santissimo Salvatore, i canti liturgici e popolari della tradizione orgolese della locale Corale polifonica.
Dove mangiare e dormire. Bed & Breakfast a Orgosolo: Da Antonio, 0784 402592, 340 2705047. Turre, 0784 402347. Veranos, 348 0602310. Car’ a Monte 349 4121202. Azienda Agricola Olèttana, 329 0394043 – 349 1538462 – 340 4158468. B&b Via D’Azeglio, 328 3137664. Altri luoghi di soggiorno: Ai Monti del Gennargentu, 0784 402374, Hotel Sa ‘E Jana, 0784 402437, Supramonte Camping, 0784 401015. Tra gli altri servizi di ristoro e per le escursioni a Orgosolo: Equitours, 348 3500724. Excursionatura, 320 2745951, Monni Pietro Natale, 347 7446322. Il Portico, 0784 402929. Sa’ E’ Jana, 0784 402437. Sandalion, 339 1176775. Trattoria a Dommo, 333 4458788. Agriturismo Locoe, 348 9736398 – 320 2892673, Ristorante Sos Tenores, 0784 402607. Internet caffè – Kebab, via Nuoro, 7 0784 402165.
Per informazioni: www.comune.orgosolo.nu.it, mail: info@comune.orgosolo.nu.it, Biblioteca comunale, 0784 402087. Muoversi a Orgosolo Gian & Assu & C., 339 4502978.
Per sapere di più sulle iniziative dell’Autunno in Barbagia: www.cuoredellasardegna.it
Lucia Fanelli