Éntula, festival letterario diffuso con la Sardegna, ideato e organizzato come sempre dall’associazione Lìberos, prosegue gli appuntamenti ospitando Ciro Auriemma, oggi al chiosco Fico d’India del Poetto di Cagliari. Auriemma, già protagonista dell’inaugurazione online di questa edizione, presenta “Il vento ci porterà” (Piemme), storia d’amore ostacolata dall’odio ma anche romanzo di formazione al femminile. Fascismo e antifascismo, Nùoro arcaica e Spagna rivoluzionaria si mescolano con raffinata maestria per restituire al lettore il fedele contesto nel quale si svolgono le vicende della protagonista, Anne Marie Corbu. Prima bambina, poi adulta, subisce fin dalla tenera età le soffocanti apprensioni della sua famiglia, poi sperimenta la potenza dell’amor fou per Elia Cualbu, intralciato però dalla divisa di un altro colore e, ancora, assapora il senso di ribellione e di libertà. Morirà tre volte e altrettante risorgerà. Con uno stile asciutto e diretto, Auriemma ci trascina verso luoghi ameni come una carezza e dolorosi come pugni allo stomaco, proiettandoci lontano nel tempo eppure mai così vicino.
Ciro Auriemma vive a Cagliari dove è autore di romanzi per le edizioni, Rizzoli e Piemme, tra cui il caso editoriale Perdas de fogu firmato a più mani, e di racconti per alcuni quotidiani e periodici. Inoltre collabora in qualità di lettore e editor con alcune agenzie letterarie e insegna tecniche narrative alla Scuola Baskerville. È direttore artistico del festival Maremè di Siniscola e tiene la rubrica di libri e scrittura “Niente trucchi da 4 soldi” su Book Advisor.
A dialogare con lui, lo psicologo e docente di Psicologia Sociale e di Inclusione delle diversità Renato Troffa: cagliaritano, scrittore anche lui, oltre ad aver partecipato a Perdas de fogu, nel 2010 ha firmato proprio con Auriemma il romanzo Piove deserto (DeA Planeta).
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