Arte, il murale di Ericailcane in via Schiavazzi a Cagliari: “È un manifesto di speranza e libertà”

(A.T.) In una delle facciate del palazzo c’è un gatto di grandi proporzioni che suona un organetto. Sopra lo strumento spuntano gli edifici di una città e accanto è appollaiato un volatile. Nell’altra invece ci sono due topini: uno legge un giornale e l’altro danza intorno a un’ortica che germoglia. “È una danza propiziatoria che tutto fa rinascere, che preannuncia una nuova umanità. È l’allegoria della vita, che si rigenera sempre, nonostante le distruzioni operate dall’uomo. Nelle qualità cromatiche del murale, con i suoi blu, azzurri e verdi, si riflettono i colori dell’ambiente circostante: tutte le tonalità di un mare palpitante e dell’ampio parco sul lungomare di Sant’Elia“. Si tratta del nuovo lavoro di Ericailcane – uno degli street artist italiani più importanti e noti al mondo, che ha scelto l’Isola negli ultimi anni come sua casa – realizzato nel borgo cagliaritano in occasione di Cagliari urbanfest – generazioni metropolitane, festival di arte urbana e arti visive organizzato dall’associazione Asteras.

Un intervento di arte pubblica realizzato in un luogo che ha una necessità fortissima di colori e cultura, un segno di speranza e di rinascita. “Il murale di Ericailcane è un manifesto di libertà – spiega Ivana Salis di Asteras -. Un’opera che si pone in stretta relazione con il presente e con l’ambiente circostante riflettendo sulla sostenibilità sociale e ambientale, temi che sono il fil rouge di tutte le iniziative di Cagliari urbanfest. Abbiamo pensato che lui per questa imponente parete avrebbe messo in scena un’allegoria contemporanea, e così è stato. Giorno dopo giorno, insieme a chi abita quotidianamente il quartiere, abbiamo visto quest’opera nascere ed è stata per tutti un’esperienza di grande positività.  Pensiamo che l’arte urbana possa essere un flusso costante di energia e creazione, un circolo di azioni che innescano nuovi processi”.

L’opera verrà presentata ufficialmente venerdì 15 luglio, in occasione del finissage della mostra collettiva La memoria dell’acqua. Il festival è articolato in una serie di iniziative – interventi di street art, laboratori, mostre, incontri – nei quartieri di Sant’Elia, Stampace e Marina, la periferia e il centro unite in uno stimolante dialogo attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea. In via Schiavazzi comparirà anche l’opera dell’illustratrice cagliaritana Carol Rollo, mentre Mara Damiani si esprimerà su una cabina di servizio all’ingresso del Parco degli Anelli.

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