‘Ariaferma’, 11 nomination ai David per il film girato interamente in Sardegna

‘Ariaferma’, il bellissimo e ultimo film del regista Leonardo di Costanzo ha ottenuto undici nomination ai David di Donatello, gli Oscar italiano del cinema. La pellicola è stata girata interamente in Sardegna, al San Sebastiano, il vecchio carcere di Sassari.

Il film racconta la storia di un penitenziario in dismissione, momento in cui si allentano le regole di separazione tra detenuti e agenti. Tanto che emergono relazioni uman e inattese. Centrale la distanza che si assottiglia tra un boss, interpretato da Silvio Orlando, e il capo delle guardie carcerarie, Toni Servillo.

I Davi verranno assegnati il prossimo 3 maggio dagli studi di Cinecittà a Roma. ‘Ariaferma’ è in gara come miglior film e miglior regia assieme a Paolo Sorrentino con ‘È stata la mano di Dio’ , a sua volta in corsa con 16 candidature. Stesso numero per Gabriele Mainetti con ‘Freaks out’, 14 per ‘Qui rido io’ di Mario Martone. Ai Manetti Bros undici nomination per ‘Diabolik’, mentre Ennio di Giuseppe Tornatore ne ha ottenute sei.

Tra le nomination per “Ariaferma” c’è anche quella come miglior attore protagonista per Orlando. A ancora: miglior attore non protagonista (Fabrizio Ferracane), miglior sceneggiatura originale (Leonardo di Costanzo, Bruno Oliviero, Valia Santella), miglior produttore, miglior fotografia, miglior compositore (Pasquale Scialò), miglior scenografia, miglior montaggio, miglior suono.

Nel film il San Sebastiano diventa l’immaginario carcere di Mortana, penitenziario di massima sicurezza in degrado e del tutto inospitale. “Una storia liberamente ispirata dal Codice barbaricino e dalle leggi dell’onore che nella nostra Isola tanto peso hanno avuto nella definizione della identità delle nostre comunità”, spiega Gianluca Aste, presidente della Sardegna Film Commission che ha supportato la produzione.

Nel cast accanto a Silvio Orlando e Toni Servillo, per la prima volta protagonisti insieme in un film, anche Salvatore Striano, Roberto De Francesco, Pietro Giuliano, Nicola Sechi, Leonardo Capuano, Antonio Buil Pueyo, Giovanni Vastarella, Francesca Ventriglia.

“Ariaferma non è un film sulle condizioni delle carceri italiane. È forse un film sull’assurdità del carcere”, dice il regista di Costanzo. Prodotto da Tempesta con Rai Cinema in coproduzione con Amka Film Productions, Rsi Radiotelevisione Svizzera, era stato presentato fuori concorso alla 78° Mostra del cinema a Venezia, lo scorso settembre.

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