Al Salone del libro di Torino l’identità della Sardegna “in continua costruzione”

Editoria e molto altro, nel segno del tema della 31ma edizione in programma dal 10 al 14 maggio: “Un giorno tutto questo”. Così, al Salone internazionale del Libro di Torino la Sardegna porta la sua identità “in continua costruzione” fatta di tradizioni popolari, una lingua preziosa, l’ambiente e l’orografia unica, i cibi, i vini e i festival. “Quest’anno – ha spiegato l’assessore regionale alla Cultura, Giuseppe Dessena – abbiamo voluto portare a Torino, fisicamente, anche ciò che molti dei nostri libri raccontano”. Come dimostra il programma: alle tradizionali presentazioni dei libri si affiancano la proiezione di una serie di corti (al cinema Massimo alle 20.30 di giovedì con i lavori di Mario Piredda, Salvatore Mereu, Enrico Pau). Venerdì e sabato “Sardegna Fiabe del Gusto” racconta l’Isola attraverso i libri e le degustazioni di cibi e vini tradizionali (Cannonau e Carignano) con gli chef Roberto Serra e Pierluigi Fais.

“L’incrocio tra il nostro patrimonio letterario e culturale con quello produttivo e agroalimentare può diventare un valore aggiunto”, commenta l’assessora al Turismo, Barbara Argiolas, che con Dessena, il titolare dell’Agricoltura Pier Luigi Caria e la presidente di Aes, Simonetta Castia, ha partecipato a un lavoro di squadra per preparare la mostra al Salone. “Torino – dice Argiolas – è la tappa di un percorso per affermare un modello di sviluppo differente e sostenibile, che punta al rafforzamento dell’offerta nei segmenti del turismo lento, legato ai borghi, al patrimonio storico e culturale, all’enogastronomia, affinché diventino realmente complementari al balneare”. Per Caria, “cultura e cibo devono muoversi assieme per descrivere e promuovere ciò che siamo. Crediamo fortemente in questa ricetta”. I protagonisti restano, comunque e pur sempre i libri. “Quest’anno siamo a Torino con 300 novità e 33 editori”, spiega Castia. Alcuni titoli: “Sull’orlo del pregiudizio. Razzismo e xenofobia in una prospettiva antropologica” di Francesco Bachis (Aipsa edizioni), “Piombo Fuso” di Marco Corrias (Il Maestrale), “Eva Canta” di Maria Tiziana Putzolu (Aipsa).

 

 

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