E’ andato a Patrol di Camilo de Castro e Brad Allgood, Nicaragua 2023, il Premio Giuseppe Ferrara per il miglior lungometraggio, al 12° international film festival Life After Oil di Villanovaforru, premio consistente nella Pergamena e la Maschera di Ottana, offerta dal Comune di Ottana, sponsor del festival: un film girato nell’arco di diversi anni, che racconta la lotta struggente in Nicaragua di un piccolo popolo per salvare la foresta dalla distruzione selvaggia per far posto ad allevamenti intensivi, modificando in maniera irreversibile l’equilibrio uomo-natura in questa parte di mondo, ma con effetti sull’intero pianeta. Non è stato facile, per le diverse giurie, dover scegliere fra le 48 opere, suddivise in lungometraggi, cortometraggi ambiente e diritti umani, animazioni e world panorama: “L’altissimo livello artistico e la grande ricchezza e varietà dei contenuti hanno confermato che il Festival di Vollanovaforru è diventato punto di riferimento riconosciuto a livello internazionale per le produzioni dedicate all’ambiente e ai diritti umani: i film premiati aprono finestre su mondi, situazioni e battaglie di cui in Europa non arriva quasi nulla, ma che dimostrano che forse non tutto è perduto per il futuro dell’umanità”, ha detto Massimiliano Mazzotta, direttore artistico e ideatore del Festival che da cinque anni si celebra a Villanovaforru: la comunità ha risposto con viva partecipazione anche attraverso il lavoro instancabile di conduzione e partecipazione ai diversi momenti del sindaco Maurizio Onnis e del vicesindaco Matteo Mandis.
Il Premio del pubblico è andato al film di animazione Jus d’Orangedel regista francese Alexandre Athané, a cui è stato conferito anche il premio per il miglior film di animazione: unfilm commovente sul dramma dei produttori di arance destinate all’industria, il premio è stato attribuito dalla giuria Andalas de Amistade Trekking, composta dai Guarenti dalla malattia mentale. Segnaliamo anche la Menzione speciale Lungometraggi al documentario 80′ USA One With The Whale, di Pete Chelkowski e Jim Wickens sulla difficile battaglia per la vita e la sussistenza di una l famiglia di indigeni dell’Alaska, in una piccola comunità, avamposto lontano da tutto.
Il miglior film Ambiente cortometraggiè andato al documentario Herders at the edge, di Delgerzaya Delgerjargal Mongolia 2024, che racconta la vita delle famiglie di pastori della Mongolia di fronte ai cambiamenti climatici, che stanno mettendo a repentaglio la loro stessa sussistenza. Menzione Speciale per i corti ambiente a Entropy, di Inuk Jørgensen Documentario 9’52’, Groenlandia 2024, sulla drammatica situazione ecologica della Groenlandia e a The Wind That Shakes The Prisoner Ant, ( il vento che scuote la formica prigioniera) diChiu-wing Leslie Chan, Documentario 20′ Cina 2024 opera prima. Due i premi ex-aequo per la sezione corti Diritti Umani Valentina Pedicini: “Toranj“, fictionopera primadella giovane regista iranianaTina Ahmadi Król, che vive in Polonia, e che racconta il dramma delle donne iraniane e della capacità, attraverso tre diverse generazioni, di divenire protagoniste della lotta per i propri diritti. L’altro premio Diritti Umani ex-aequo a Ghost from the East, del regista turco Ahmet Sami Kurİş, che racconta la tragedia della guerra vista con gli occhi dei bambini,Turchia 2024.
Menzioni speciali Diritti Umani sui corti sono andate ad Arraqua, opera prima di Anis Fayala Tunisia, che affronta la tematica del razzismo, e a Things Unhe Of (cose mai viste) del regista curdo Ramazan Kilic, Fiction 15′ Turchia 2023, che racconta la resilienza dei bambini e anziani di un villaggio curdo, privato delle antenne poaraboliche e che “si inventano” un tg domestico!
Per la sezione World Panorama premiato dalla Associazione Pro Loco di Villamar il film Two Tickets di Mazen Haj Kassem , Fiction 18’21” Danimarca 2024, sul dramma della solitudine.
Fra le menzioni speciali per i diritti umani Emergency Sassari l’ha assegnata a Good Morning Gaza di Dörthe Eickelberg, documentario 10’45” Germania 2024; ISDE Medici per l’ambiente ha assegnato la Menzione speciale a The Art of Giving di Mickael Couturier, documentario 12′ Francia – Indonesia 2023, sulla spaventosa condizione dei bambini che a Bali vivono su una montagna di rifiuti alta 40 metri. Medicina Democratica ha assegnato la menzione speciale lungometraggi ambiente a Wild Coast Warriors, di Nick Chevallier e Leigh Wood, documentario 72′ Sudafrica 2023, sulla incredibile e vincente lotta delle popolazioni della costa sudafricana contro il colosso petrolifero Shell e contro le sue sperimentazioni antisismiche nell’oceano, per i danni incalcolanili alla fauna marina.
Le cinque giornate, intensissime, hanno visto incontri, eventi, mostre con dibattiti in Piazza Costituzione e nella piazzetta del Bar Centrale, con la partecipazione corale di tanti ospiti venuti da lontano e dai paesi del territorio: i dibattiti su il giornalismo di inchiesta con Domenico Iannacone “Che ci faccio qui” e con Raffaella Pusceddu, da Ballarò e Presa Diretta a Il Fattore umano, su un nuovo modo di fare inchiesta e rappresentare la realtà. E ancora, l’incontro con i migranti del Centro di Accoglienza. Il dibattito su cinema e disabilità alla Biblioteca comunale con il campione nazionale di boccia paralimpica Francesco Stefanizzi e Matteo Schianchi, scrittoree ricercatore Università Bicocca Milano; la presentazione di libri come “Morte per grazia ricevuta”, di Simona Pedicini, scrittrice,tanato esteta e componente della giuria diritti umani, intitolato alla sorella Valentina e “Para todos la luz. Para todos todo” libro di Umberto Cao antropologo.Eancora, la bellissima la mostra alla Sala Mostre Temporanea, di disegni sulla Sardegna dei bambini di Hhyderabad, Telangana India: dai Nuraghi ai malloreddus, hanno disegnato a mano libera ciò che di questa isola lontanissima li ha colpiti. Intensa ed emozionante la serata dedicata alla proiezione dei corti realizzati dalle classi dell’Istituto Comprensivo di Villamar e dell’IIS Einaudi – Bruno di Muravera: emigrazioni, migrazioni e spopolamento i temi affrontati con attenzione e sensibilità attraverso le abilità acquisite nel laboratorio guidato da Massimiliano Mazzotta: come ha ricordato nel suo saluto l’assessora regionale alla Pubblica Istruzione Ilaria Portas, esperienze formative come questa possono essere importanti per il futuro.