Cabras, il paese dei Giganti di Mont’e Prama, è la prima delle tappe di avvicinamento ad Archeologika 2022, la seconda edizione del progetto pensato dall’assessorato regionale del Turismo, guidato da Gianni Chessa, per promuovere a livello nazionale e internazionale l’immagine della Sardegna e del suo immenso patrimonio archeologico. L’appuntamento è per venerdì 4 e sabato 5 marzo, presso il centro polifunzionale del comune dell’Oristanese, dove, assieme ad esperti e studiosi, ci saranno anche i rappresentanti delle istituzioni, a partire dall’assessore Chessa. “La collaborazione fra Regione Sardegna e Fondazione Mont’e Prama, che porterà al grande appuntamento del settembre prossimo al Bastione Saint Remy di Cagliari, inizia – spiega – con un confronto a tutto campo, che fornirà spunti molti utili”. Anche l’edizione del 2022 di Archeologika gode del patrocinio del MiC e conta su una proficua collaborazione con le Soprintendenze archeologiche, le amministrazioni comunali interessate e il sistema delle imprese locali. E a Cabras, infatti, saranno presenti, tra gli altri, il rappresentante del ministero della Cultura per la Sardegna, i Soprintendenti archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e per le provincie di Sassari e Nuoro e il presidente dell’Anci regionale.
I due giorni di eventi culturali e scientifici rappresentano un momento importante anche per la Fondazione Mont’e Prama: il 5 marzo si insedierà ufficialmente la commissione che avrà il compito di scegliere il nome del direttore della Fondazione. Le domande pervenute sono 24 da tutta Italia. La commissione giudicherà i profili dei candidati ed entro maggio uscirà il nome del direttore. Il presidente Anthony Muroni evidenzia l’importanza dell’appuntamento di Cabras. “La Fondazione Mont’e Prama inizia le sue attività partendo da quella che è la sua vocazione e, in fondo – chiarisce – la sua missione: fare da cerniera fra istituzioni pubbliche, mondo della ricerca, associazioni, soggetti privati e operatori culturali per azioni comuni e non più disarticolate. In quest’ottica vanno letti i quattro diversi momenti congressuali di questi due giorni”. Non mancheranno le sorprese legate alle ultime straordinarie scoperte nel sito archeologico di Mont’e Prama, con i risultati degli ultimi studi portati avanti dai ricercatori, anche attraverso l’esame del Dna dei reperti rinvenuti nell’area degli scavi.