A Burcei l’arte contemporanea incontra la tradizione pastorale con “Nuù”

Burcei si prepara ad accogliere un nuovo evento nel panorama artistico della Sardegna. A partire da sabato 28 giugno alle ore 18.00, il borgo montano del sud-est isolano ospiterà Nuù, l’intervento dell’artista napoletana Sara Persico all’interno della sesta edizione di Una Boccata d’Arte, il progetto diffuso di arte contemporanea ideato dalla Fondazione Elpis.

Nuù – termine sardo che racchiude i significati di “pietra” e “legame” – è un progetto che intreccia memoria collettiva, voce e territorio in una trama sonora e scultorea. La sound artist Sara Persico, con una pratica centrata sull’ascolto, la voce e la spazialità del suono, ha raccolto le voci della comunità e le ha intrecciate con le poesie improvvisate dei mutetus, custodite negli archivi sonori locali. Ne nasce una performance sonora corale che restituisce un ritratto intimo del paese, reso ancor più tangibile dall’intervento della scultrice Alison Darby, che traduce quelle voci in segni incisi sulla pietra: uno spartito visivo che unisce passato e presente, canto e materia.

Burcei, centro di poco più di 2.000 abitanti a 700 metri d’altezza sul monte Serpeddì, diventa così teatro di un’azione artistica che parla di radici, tradizioni pastorali e linguaggi contemporanei. Fondata nel XVII secolo da famiglie provenienti da Sinnai, Settimo e dalla Barbagia, la comunità conserva ancora una forte identità legata all’allevamento e ai boschi che la circondano. In questo contesto, Nuù diventa un nodo simbolico: un archivio vivente che riattiva il legame tra le generazioni e restituisce voce alla pietra, elemento costitutivo del paesaggio e della cultura locale.

Il progetto, curato da Anna Pirisi per Threes, è parte dell’iniziativa nazionale Una Boccata d’Arte, nata nel 2020 per portare l’arte contemporanea nei piccoli borghi italiani, uno per ciascuna delle 20 regioni. Ogni artista selezionato viene invitato a vivere un periodo di residenza sul territorio per creare un’opera site-specific, costruita a partire dall’ascolto dei saperi artigianali e della cultura locale.

“Un progetto che unisce memoria collettiva, territorio e poesia in un nodo simbolico – spiega Sara Persico – un archivio vivente nato dall’ascolto, che restituisce un ritratto sonoro di Burcei—tra voci, pietra e il respiro della natura che lo circonda”. Nuù sarà visitabile gratuitamente a Burcei per tutta l’estate. Si ringraziano per la collaborazione l’amministrazione comunale guidata da Dino Serra e il gruppo folk “A passo antigu”.

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