di Manuela Vacca
Grande successo per i formaggi sardi nelle competizioni mondiali. Undici riconoscimenti alla Sardegna in occasione della 36esima edizione del prestigioso World Cheese Awards, appena conclusasi in Portogallo con in gara oltre 4700 formaggi provenienti da 47 Paesi.
Sei i premi portati a casa dal caseificio Antonio Garau di Mandas, azienda con quasi 150 anni di storia che lavora con il latte degli allevamenti di zona. La medaglia Super Gold, è andata al Cardureu, pecorino fatto con caglio vegetale e molto richiesto dai vegetariani. Stesso massimo ricoscimento anche per il Fiore sardo Dop biologico di Gianfranco Bussu.
Il caseificio di Mandas è salito sul podio anche con un oro per Su Crabittu, prodotto con latte di capra di animali allo stato brado. Tre gli argenti: uno per il Granduca di Mandas (premiato anche lo scorso anno, per la sua natura di pecorino delicato anche dopo lunghe stagionature), un altro per Sa Contissa, vaccino da animali allo stato brado su pascoli del Marghine, e l’ultimo per il Giunco, pecorino con caglio di agnello autoctono con marcata piccantezza. Infine, una medaglia di bronzo per Su Nuraxi, pecorino sempre con caglio di agnello autoctono che si caratterizza per la forma ricurva, a cosiddetta schiena d’asino, e per un’aromaticità che riporta ai sentori di frutta secca.
Una settimana fa l’Italian Cheese Awards aveva giudicato come migliore tra tutte la loro ricotta Ducale mentre si è piazzato tra migliori nella categoria dei formaggi freschi il pecorino canestrato Piccolo Giunco, assai apprezzato per i sentori di macchia mediterranea.
Anche il caseificio Centrale Formaggi di Serrenti è stato premiato con due medaglie: un oro per il Canestrato pepato e un argento per il Pecorino romano Dop. Argento anche alla Cooperativa La Concordia di Pattada per il Pecorino romano Dop a ridotto contenuto di sale. Un bronzo, infine, al Caseifitziu Agriculu Mandrolisai per il pecorino Fostè.
Più che soddisfatto per il risultato Mimmo Garau, alla guida con la sorella Marina, dell’azienda di Mandas. “È un riconoscimento per il lavoro che facciamo e per la produzione che mandiamo avanti”, riferisce a Sardinia Post. I loro formaggi, per nove mesi l’anno, godono del microclima naturale del caseificio con muri spessi un metro e del riposo su scaffalature di legno naturale.
“Per il mercato il nostro zoccolo duro è in Sardegna ma i formaggi sono richiesti da molti turisti che li scoprono qua e poi ce li chiedono per sé stessi e per gli amici”, spiega il titolare. “Abbiamo poi un mercato nazionale nei negozi specializzati e siamo presenti anche in ristoranti stellati e in quelli delle insegne alberghiere di alta categoria”, specifica Marina Garau, che aggiunge: “Abbiamo anche un piccolo mercato in Usa, esattamente a Chicago. In Europa siamo ben presenti in Germania e in Svezia”. “Stiamo ideando qualcosa di nuovo che dovrebbe essere pronto per la fine del 2025 ma non possiamo dire di più, per ora”, anticipa Mimmo Garau.